Delega fiscale: tutti accolti gli odg sul giochi, respinto odg M5S su divieto concessioni a chi ricopre cariche pubbliche

La Camera ha respinto l’ordine del giorno collegato alla delega fiscale, presentato dal Movimento 5 Stelle, che impegnava il Governo a “prevedere il divieto di affidare le concessioni dei giochi pubblici a persone fisiche o giuridiche riconducibili a soggetti che ricoprono cariche pubbliche ed ai loro familiari fino al terzo grado di parentela”. L’odg dei deputati grillini era l’unico, tra quelli relativi ai giochi, su cui l’esecutivo aveva espresso parere contrario. Su tutti gli altri ordini del giorno sui giochi il vice ministro dell’Economia Luigi Casero aveva espresso, nella seduta di ieri, parere favorevole: per questo oggi i presentatori degli odg non hanno insistito perché i testi fossero sottoposti alla votazione dell’Aula. Tra i numerosi ordini del giorno accolti dal Governo figurano quello di Sel che invita l’esecutivo a “prendere le opportune iniziative anche legislative, ferme restando le prerogative del Parlamento, al fine di incrementare l’aliquota attualmente prevista per la determinazione del prelievo unico erariale sui giochi per favorire l’aumento delle detrazioni ai fini del calcolo dell’Irpef per i carichi familiari”; uno del Pdl che impegna l’esecutivo a “procedere nei tempi più brevi all’esercizio della delega per il rilancio del settore ippico”; un ordine del giorno del Pd che chiede di “prevedere che, in sede di attuazione dell’articolo 14 in riferimento alla previsione di un Fondo finalizzato al contrasto e alla cura della patologia del gioco d’azzardo (GAP), accanto alla definizione di un concorso statale, regionale e locale, circa le risorse erariali derivanti dai giochi pubblici, sia definita anche una quota parte prelevata dalle vincite e dalla remunerazione dei concessionari” e di “prevedere, in sede di attuazione dell’articolo 14, in riferimento alla necessità di rafforzare la disciplina sanzionatoria per i reati più gravi commessi in materia di gioco d’azzardo, accanto alle sanzioni penali e amministrative, anche misure di maggiore efficacia dissuasiva, come pene accessorie in caso di violazioni particolarmente gravi e di reiterazione del reato, ricomprendendo ipotesi di sospensione, revoca e cancellazione dall’elenco dei concessionari e gestori, in proporzione alla gravità delle violazioni medesime”. Disco verde anche per gli odg del Pd che chiedono di “inserire nel decreto legislativo contenente il «Codice unico delle disposizioni sui giochi» norme volte ad indicare tempi rapidi per l’introduzione del lettore della tessera sanitaria quale strumento obbligatorio per l’accesso agli apparecchi elettronici per il gioco con vincita in denaro e a prevedere il graduale passaggio alla moneta elettronica come unico mezzo di pagamento per i servizi resi da tali apparecchi”. Infine, parere favorevole sull’odg della Lega che impegna il Governo a “istituire, in tempi brevi, un tavolo di confronto con gli organismi di rappresentanza delle Case da gioco per valutare iniziative atte a favorirne la ripresa economica e a salvaguardarne i lavoratori”. rov/AGIMEG