Delega Fiscale: Ippica, nel testo lo stop al contributo erariale straordinario nel 2018

La Lega ippica dovrà provvedere “alla definizione e all’aggiornamento del calendario degli avvenimenti ippici e della connessa programmazione televisiva, alla programmazione tecnico-sportiva di interesse internazionale, alla tenuta dei rapporti con gli enti ed organismi esteri ed internazionali e all’armonizzazione di procedure e regolamenti con le previsioni contenute negli accordi sottoscritti in sede internazionale”.

E’ quanto si legge nell’ultima bozza dell’articolo 14 della delega fiscale, che nella parte relativa al settore ippico stabiliesce tra i compiti della nuova Lega anche quello di provvedere “alla tenuta e gestione delle banche dati relative ai cavalli in attività, ai loro libri genealogici, alle gare e alle iscrizioni alle corse, alle intese con i concessionari delle reti di raccolta delle scommesse sulle corse dei cavalli e dei giochi, alla pianificazione e alla gestione del fondo annuale di dotazione per lo sviluppo e la promozione del settore ippico, alla erogazione agli aventi diritto dei premi delle corse, al coordinamento e alla esecuzione delle attività di marketing e di promozione del prodotto ippico e alla gestione dei rapporti, su base convenzionale, con i concessionari per la raccolta del gioco”.
Il bilancio, dovrà essere in pareggio e avranno un ruolo fondamentale le scommesse sportive. Punto decisivo della delega sta nel fatto che “le risorse che alimentano il fondo annuale di dotazione per lo sviluppo e la promozione del settore ippico a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto sono costituite: dalla quota annuale versata dagli associati alla Lega; dalle somme di cui all’articolo 109, comma 2; dai proventi derivanti dalla cessione in Italia e all’estero dei diritti televisivi, internet, mobile, audio-video, relativi alle immagini ippiche con qualsiasi mezzo tecnologico trasmesse o veicolate ed ogni altro sfruttamento di immagine, modulate da apposito regolamento da sottoscriversi da parte degli operatori; fino al 31 dicembre 2017 dal contributo erariale straordinario decrescente, di cui all’articolo 14, comma 2, lettera ff), n. 2, della legge 11 marzo 2014, n. 23″ che deve essere ancora definito e che scadrà a fine 2017”.  Il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali e l’Agenzia consultano quindi con cadenza almeno trimestrale la Lega “per una verifica comune sull’andamento della raccolta delle scommesse su eventi a base ippica, anche al fine di eventuali modificazioni della disciplina vigente in materia e dell’introduzione di nuove tipologie di giochi su eventi a base ippica. Le modificazioni della disciplina di fonte regolamentare e amministrativa in materia di giochi su base ippica sono introdotte previa intesa con la Lega, fatte salve quelle di manutenzione dei giochi su eventi ippici e sulle corse dei cavalli”.
Con regolamento del Mipaaf saranno inoltre disciplinati “i totalizzatori per la gestione delle scommesse ippiche, le forme di utilizzazione del segnale televisivo, la percentuale della raccolta totale destinata al pagamento delle vincite (payout), compresa tra il 74 ed il 76 per cento, la revisione delle formule di gioco relative alle scommesse sulle corse dei cavalli e dei giochi”.

Confermati i principi fondamentali dello statuto della Lega ippica italiana che “stabilisce le percentuali dei voti esprimibili in assemblea da parte delle diverse categorie di suoi associati, secondo criteri di equa e ragionevole rappresentanza delle diverse categorie di soci”. Il presidente e il consiglio direttivo della Lega durano in carica quattro anni e sono immediatamente rieleggibili per una sola volta. Lo statuto prevede la costituzione a fini consultivi di organismi tecnici, rispettivamente per il trotto e per il galoppo.  Alla Lega si iscrivono, dopo la sua costituzione, “tutti gli allevatori e i proprietari di cavalli di trotto e di galoppo, nonché le società di gestione degli ippodromi che soddisfano i requisiti minimi di solidità patrimoniale e di onorabilità previsti dallo statuto nell’ambito della più ampia rappresentanza degli interessi”.  I sottoscrittori dell’atto costitutivo della Lega “devono rappresentare almeno il trenta per cento degli allevatori di cavalli di trotto e galoppo, il trenta per cento dei proprietari di cavalli di trotto e galoppo, la maggioranza delle società operative di gestione degli ippodromi, secondo la consistenza numerica risultante al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali. lp/AGIMEG