Decretone, Garavaglia (Mef): La raccolta del 10eLotto non risente dell’aumento della tassazione

“Il solo gioco del lotto ha segnato nell’anno 2018 una significativa diminuzione ampiamente compensata dall’incremento della raccolta relativa al gioco 10&lotto”. Lo ha detto ieri, intervenendo in Quinta Commissione del Senato, il sottosegretario all’Economia Massimo Garavaglia riferendosi al calo della raccolta determinato dall’aumento della tassa sulla fortuna deciso con la manovra correttiva del 2017. Garavaglia, dopo le censure sollevate dal Servizio Bilancio, ha in sostanza difeso le stime del Governo: con il decreto su quota 100 e reddito di cittadinanza, l’aliquota per il solo 10eLotto ha subito un nuovo aumento. Nella relazione tecnica della manovra correttiva, il Governo metteva in conto “una diminuzione della raccolta dei giochi numerici a quota fissa pari al 2 per cento, soprattutto in relazione ai possibili effetti dell’incremento sulle ritenute che avrebbero potuto determinarsi relativamente al solo gioco del lotto, non del «10&lotto». Ciò in quanto tale intervento avrebbe depresso il pay out dei giochi numerici a quota fissa e il pay out del gioco del lotto è significativamente più basso di quello del «10&lotto” ha spiegato Garavaglia. Secondo il Servizio Bilancio, le stime del Governo andrebbero dimezzate, visto che l’aumento della tassa sulla fortuna provocherà la contrazione di altre tasse. Per Garavaglia, al contrario, il 10&lotto “segna un incremento annuale costante ed infatti non sono stati considerati effetti connessi a riduzione di gettito a titolo di I.R.E.S. e I.R.A.P. proprio perché si è ipotizzato che l’aumento dell’aliquota della ritenuta sulle vincite possa determinare solamente un rallentamento della crescita sulla raccolta del gioco, ma non una flessione della domanda senza, quindi, alcun effetto deflattivo sui ricavi dei concessionari”. Per quanto riguarda invece le leggi regionali e i regolamenti comunali sul gioco: “tali politiche restrittive, sin ora, non hanno generato effetti significativi sul comparto dei giochi numerici a quota fissa e, in generale, che la relazione tecnica si riferisce, come d’uopo, alle specifiche misure previste dal provvedimento legislativo in esame e non puo` tenere conto degli impatti ultronei derivanti da diverse misure normative che, in ogni caso, produrrebbero gli effetti loro propri senza però influire su quelli derivanti dalle disposizioni in oggetto”. rg/AGIMEG