Decreto Dignità, Zaffini (Fratelli d’Italia): “Stato contraddittorio, inserisce dicitura ‘questo gioco nuoce alla salute’ nelle macchine ma da quel gioco ne ricava denaro”

“Intervengo sulla parte più interessante del provvedimento. Quella che riguarda il divieto di pubblicità del gioco per ottenere un contrasto al disturbo da gioco. E’ una materia importante. Questo provvedimento rompe un muro di ostracismo, scomoda gruppi di potere notevoli. Contiene però come ogni altro provvedimento luci e ombre. Ritengo interessante aver messo mano a questa materia, una piaga sociale. Reputo interessante utilizzare la tessera sanitaria per accedere agli apparecchi elettronici. Reputo interessante l’aver istituito il Logo No Slot assegnato ai buoni. Lo abbiamo fatto anche con la legge regionale umbra, però nessun esercizio applicherà il marchio se non adeguatamente incentivato. Su questo produrremo emendamenti. Non bastano le buone intenzioni. I fatti positivi finiscono qui, nel momento in cui il Governo promette che entro sei mesi produrrà una riforma del gioco. Siamo preoccupati quando in Commissione il relatore del decreto afferma che il Governo intende garantire l’invarianza delle entrate. Questa è una trappola gigantesca. Lo Stato italiano è biscazziere. Questo essere produce all’erario un gettito significativo. Se si vuole riformare per ridurre l’impatto del dramma disponibilità eccessiva di gioco sulle famiglie italiane, lo si deve fare limitando questa disponibilità, è quindi impossibile che il gettito per l’erario rimanga invariato. Non si può mettere nelle macchine ‘questo gioco nuoce alla salute’, come si fa per le sigarette, quando lo Stato da quel gioco ricava denaro”. E’ quanto ha detto Francesco Zaffini (Fratelli d’Italia) in occasione della discussione del Decreto Dignità al Senato. cdn/AGIMEG