Decreto Dignità, Bellucci (FDI): Norme sul gioco sono un’occasione persa

Le norme sul gioco contenute nel decreto Dignità sono “Una drammatica occasione persa”. Lo ha detto ieri, nel corso delle dichiarazioni di voto si sono tenute in Aula a Montecitorio, l’on. Maria Teresa Bellucci (FdI), che poi sui è rivolta direttamente a Luigi di Maio. “La sua sensibilità, quella di proporre all’interno di questo decreto una attenzione al gioco d’azzardo ci ha fatto pensare, forse illudere, che questa attenzione fosse autentica. Lei stesso nella sua pagina Facebook scrive che ci sono 1 milione di persone che hanno un problema di gioco d’azzardo. Sappiamo bene quanto il numero di slot machine in Italia sia il più alto d’Europa. Sappiamo quanto l’erario incassa dal gioco d’azzardo, come nessuno in Europa, neanche come la Francia, il Regno Unito, la Spagna. Sappiamo come l’Organizzazione mondiale della sanità le dà un monito. E per questo lei, in campagna elettorale, in mille momenti, ci aveva detto e immaginato che ci fosse una serie di misure da dover introdurre. Quella che è arrivato in Commissione, purtroppo, Ministro Di Maio, è stata un’unica misura, quella del divieto. Lei così facendo ha negato se stesso e ha dimostrato che ha azzardato, ha azzardato le sue dichiarazioni in campagna elettorale. Ma in temi come questi, Ministro Di Maio, in temi che riguardano la fragilità delle persone, non si può azzardare, non si può azzardare in nome di un decreto che diventa il decreto dell’apparenza. Non si può azzardare, perché lei così ha annullato la sostanza della bellezza di un decreto, che avrebbe potuto portare delle risposte. Lei, nel suo intervento in Aula, ci ha spiegato bene quelli che sono i compiti dell’opposizione e del Governo, il fatto che si hanno giustamente delle idee diverse. Su questo articolo, l’articolo 9, lei aveva un’opposizione che era unita, nel poter combattere il gioco d’azzardo patologico. Noi saremmo stati al suo fianco, se lei avesse osato di più, se lei avesse introdotto quelle misure che aveva promesso e che sono manchevoli. Ci abbiamo provato, pensando che magari il suo fosse un errore di fretta, troppa fretta, per apparire prima dell’estate. Abbiamo lavorato, abbiamo proposto emendamenti, ma quello che ci hanno detto i suoi sottosegretari era che nel contenuto i nostri emendamenti erano giusti, ma che sarebbero stati fatti poi. Poi? Ma, se di urgenza si tratta, Ministro Di Maio, se non ora quando ? Noi saremmo stati al suo fianco, perché voi siete il Governo del cambiamento! Saremmo stati al vostro fianco, non soltanto per i divieti, ma anche per la cura delle persone che hanno problemi di gioco d’azzardo patologico, perché un decreto non può essere fatto di divieti, deve essere fatto di opportunità, deve essere fatto di occasioni, di risposte date, e noi saremo stati al suo fianco. Se lei avesse avuto più coraggio, se lei fosse stato veramente dignitoso e avesse così fatto meritato il rispetto di noi italiani, l’avremmo fatto per il bene della nostra Italia, perché quando il Governo fa una cosa giusta, Fratelli d’Italia ha promesso di esserci e ci sarebbe stata. Purtroppo, invece, stiamo constatando che non è così, almeno fino adesso. Le chiediamo che in questi ultimi articoli, quelli dedicati proprio all’articolo 9 e agli emendamenti quindi che verranno, lei possa essere coerente prima di tutto con se stesso, con le sue affermazioni, con quelli che non vogliono essere degli azzardi”. lp/AGIMEG