Decreto delegato, Bassi (il Messaggero) ad Agimeg: “Alto il rischio di deviare il riordino del mercato dei giochi su un binario morto”

“Penso che il decreto delegato sui giochi molto difficilmente vedrà la luce, salvo improbabili sorprese dell’ultimo minuto, entro il 27 giugno”. Esordisce così Andrea Bassi de “Il Messaggero”, uno dei giornalisti che ha seguito più da vicino l’evolversi del decreto delegato sul riordino del mercato dei giochi. “Adesso il Governo deve decidere se trasformare il decreto in un disegno di Legge da avviare alla Camera – ha dichiarato ad Agimeg Bassi – con tutte le conseguenze del caso. Con il decreto delegato l’iter per il riordino di un settore delicato come quello del gioco sarebbe stato sicuramente più rapido, mentre con il disegno di Legge il percorso sarà più lungo e complicato, con conseguente difficoltà nel prevederne l’esito finale. Insomma se sarà trasformato in disegno di Legge, gli interventi sui giochi finiranno su una sorta di binario morto”. Ma quali sono stati i principali motivi dell’accantonamento della delega? “Certamente il mancato accordo con gli enti locali. Non poter arrivare ad una strategia condivisa tra gli interessi delle aziende, del Governo e degli enti locali, ha contribuito in maniera determinante al decadimento della delega. Oggi c’è un far west normativo in tema di giochi a livello comunale e regionale ed il mancato accordo con gli enti locali ha bloccato quello che doveva essere una sorte di nuovo codice dei giochi”. Quindi riordino addio? “Siamo in estate – ha concluso Bassi – con un Parlamento ingolfato e quindi non vedo come gli interventi sui giochi potranno trovare sbocco con altri strumenti legislativi. Nella prossima Finanziaria ci potranno essere interventi di tipo erariale, ma per gli aspetti regolatori è buio pesto”. es/AGIMEG