Damascelli (Cons. Reg. Puglia Forza Italia) ad Agimeg: “Ho lottato contro il distanziometro e la discriminazione delle imprese che offrono gioco, per la veloce riapertura delle sale e continuerò ad essere dalla parte delle aziende legali che meritano rispetto da parte dello Stato”

“In questi anni ho sempre messo la faccia sulla tematica del gioco, mi sono sempre schierato a favore delle attività produttive di un settore legale, che paga le tasse come tutti gli altri e che merita rispetto e considerazione. Ricordiamo che gli operatori del gioco legale sono soggetti che hanno una regolare concessione dell’ADM e un’autorizzazione della Questura, non possono essere discriminati rispetto ad altre attività, senza contare che danno lavoro a migliaia di persone”. E’ quanto ha dichiarato ad Agimeg Domenico Damascelli, consigliere di Forza Italia – Puglia che alle prossime elezioni si ricandida nel consiglio regionale.
“Ritengo il distanziometro una misura ingiusta, ancor più ingiusta se viene applicato ad un’attività già operante sul territorio. Per questo motivo ho scritto una norma che in Puglia ha salvato tutte le attività già esistenti, mentre per le nuove aperture vale una distanza minore (di 250 metri rispetto ai precedenti 500 metri ndr) dai luoghi sensibili”. Damascelli ricorda di aver “lottato per la riapertura di sale giochi, scommesse e bingo dopo il lockdown. Abbiamo spinto quanto più possibile in Consiglio regionale per consentire la riapertura delle agenzie del gioco legale, che erano state lasciate per ultime. Ho anche criticato aspramente certi atteggiamenti della Regione Puglia, che ha escluso il settore del gioco legale dai fondi per i prestiti alle imprese. E’ un qualcosa che discrimina queste attività lavorative, gestite da persone per bene che fanno sacrifici in termini economici e di tempo dedicato. Analoga discriminazione è quella subìta dal settore da parte delle banche. Lo Stato non può considerare ‘buono’ un settore quando deve pagare le tasse, per poi penalizzarlo in ogni modo. Ultima in ordine di tempo – ha ricordato Damascelli – la beffa dell’Agenzia delle Entrate, che ha escluso le sale giochi dal rimborso del 60% delle spese sostenute per sanificazioni locali e adeguamento alla normativa per il Covid-19. Il Governo sta facendo di tutto per mettere in crisi gli imprenditori del settore, ma così facendo non si rende conto che si alimenta solamente l’illegalità, coloro che non pagano le tasse e che non tutelano i giocatori”. cr/AGIMEG