Dalla Chiesa (presid. Libera): “Sul gioco ritardo intollerabile da parte delle autorità”

“Criminalità mafiosa e sviluppo economico in tempo di crisi: l’informazione alla prova dei fatti”. Questo il tema dell’incontro che si è tenuto questa mattina all’Università Cattolica di Piacenza, che ha visto protagonista Nando Dalla Chiesa, presidente onorario di Libera e direttore dell’Osservatorio sulla criminalità organizzata dell’Università degli Studi di Milano.
In questo particolare periodo di crisi economica la criminalità ”Cerca di costruire le sue ragnatele, di offrire i suoi servizi, di stringere i rapporti con gli imprenditori che ne hanno bisogno e di subentrare a quelli che falliscono. E’ una situazione di grande vantaggio per la mafia”. Aumenta insomma, come ha spiegato Dalla Chiesa, “l’insediamento”.
“Anche la mafia subisce la crisi – ha evidenziato -: i lavori pubblici sono di meno, i commercianti non possono essere “spremuti”. E’ chiaro che lavora meno”. Cerca così di crearsi nuovi campi d’azione come quello del gioco d’azzardo. “Su questo – ha spiegato parlando di quest’ultimo punto – c’è un ritardo intollerabile da parte delle autorità. Si sta facendo poco e si accettano con rassegnazione le leggi che ci sono così si aprono in continuazione nuove sale giochi”. Ancora: “Vengono incendiati bar con macchinette senza che suoni un allarme vero per le autorità ed anche per il Governo”. “Occorrerebbe – ha concluso – che l’apertura delle sale giochi venga regolamentata in modo molto più stringente”
“Stanno accadendo delle cose che i magistrati metteranno in luce tra cinque o sei anni – ha spiegato parlando dell’importante ruolo della stampa -. E’ necessario fare un lavoro di informazione che non vada dietro alla magistratura”. Un lavoro lungimirante di lettura del nostro tempo. cz/AGIMEG