Corte dei Conti: “sopravvalutato gettito previsto da aumento PREU al 5% sulle VLT”

“Si può osservare che la cifra contenuta nella Relazione tecnica rischia di sopravvalutare l’effetto ‘netto’ della manovra, nel senso che la stima riflette un approccio ‘coeteris paribus’, senza tenere conto di fenomeni di ‘sostituzione’, nei quali lo sviluppo di un settore del mercato dei giochi si accompagna alla contrazione di altri”. E’ quanto scrivono i giudici della Corte dei Conti, a proposito della norma della legge di Stabilità 2013 sull’aumento al 5% del Preu sulle VLT, nella “Relazione sulla tipologia delle coperture adottate e sulle tecniche di quantificazione degli oneri relativamente alle leggi pubblicate nel quadrimestre settembre-dicembre 2012”. Il maggiore gettito atteso attraverso l’aumento del Preu era stato stimato dal precedente Governo in “130 milioni annui, ipotizzando una raccolta pari a 26 miliardi di euro”; la Relazione sottolina che “i 26 miliardi di base imponibile 2013 sottintendono un aumento della ‘raccolta lorda’ (quanto le famiglie spendono in giochi) dell’ordine del 24 per cento rispetto al 2012. Si confermerebbe, dunque, la tendenza che vede (dal 2004, anno di introduzione) una rapida crescita delle lotterie istantanee e, fra di esse, delle VLT”. Inoltre, “i 130 milioni di maggior gettito atteso per effetto del nuovo Preu fissato dalla legge di stabilità si vanno ad aggiungere all’aumento tendenziale (anche questo stimabile in 130 milioni) che nel 2013 si sarebbe comunque avuto per effetto dell’aumento del Preu dal 4 per cento al 4,5 per cento, oltre a un’addizionale del 6 per cento sulla parte di vincita eccedente i 500 euro, deciso con decreto 12 ottobre 2011 del direttore di AAMS”.  La Corte rileva infine che “va tenuto conto delle diverse redditività dei singoli giochi, la quale può variare dal 50 al 5 per cento, con la conseguenza che gli effetti attesi andrebbero correlati a una verifica analitica dell’andamento dei singoli giochi”. rov/AGIMEG