Ripartenza attività economiche: il 10 aprile governo valuterà, in base ai dati, se e cosa si potrà riaprire. Tavolo di confronto governo, enti locali, comitato scientifico su quali aziende e regioni far ripartire prima

Dopo le dichiarazioni del capo della Protezione Civile Angelo Borrelli, che aveva prospettato l’arrivo al 16 maggio per la partenza della cosiddetta Fase 2 per poi correggere il tiro dicendo che l’unica data certa al momento è quella del 13 aprile prevista dall’ultimo Dpcm, gli industriali hanno lanciato sui tavoli dell’Esecutivo i numeri di quella che preannunciano essere una catastrofe industriale. A Palazzo Chigi la preoccupazione è massima. “Aspettiamo i dati, poi faremo le nostre valutazioni”, dice Giuseppe Conte con i grafici del contagio da Covid-19 sulla scrivania, regione per regione. Si aspettava che il nord si riprendesse prima e invece no. Attendeva, con timore, un picco di casi al sud che non c’è stato. Molte delle previsioni del comitato scientifico sono state spiazzate da un virus il cui andamento appare imprevedibile. E che per questo rende impossibile definire oggi una data per la ripartenza. L’appuntamento per una nuova valutazione è fissato alla fine della prossima settimana, il 10 aprile. Solo allora, in base a numeri nuovi, il premier deciderà se ed eventualmente qualcosa potrà ripartire dopo Pasqua. Ci sarà un nuovo dpcm – come riporta Repubblica –  con una nuova proroga di molte delle misure esistenti per due settimane e forse – se l’indice del contagio sarà crollato – saranno inserite alcune aperture. I primi a ripartire, se ci sarà il via libera del Governo che a sua volta aspetterà l’ok del comitato scientifico, saranno realtà industriali legate alla filiera protetta, attività produttive considerate poco a rischio. L’idea è comunque quella di una partenza scaglionata regione per regione, attività per attività. Due gli schieramenti tra “subito aperti” e “ancora chiusi”. Del primo schieramento fanno parte il leader di Italia Vivia Matteo Renzi, i ministri dell’Economia e dello Sviluppo economico Roberto Gualtieri e Stefano Patuanelli. Propensi a programmare una riapertura i governatori di Veneto e Lazio Luca Zaia e Nicola Zingaretti. Del secondo schieramento fanno invece parte il ministro della Salute Roberto Speranza, i capi delegazione di Pd e M5S Dario Franceschini e Alfonso Bonafede, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e la maggior parte dei governatori, con i prima linea quello della Lombardia Attilio Fontana. Comunque è previsto un tavolo (virtuale) di confronto tra governo, enti locali e rappresentati della comunità scientifica non sui tempi ma sulle modalità di riapertura delle attività. lp/AGIMEG