Consiglio Regionale Veneto: Redatto testo unificato su prevenzione, contrasto e riduzione delle ludopatie

“Norme per la prevenzione, il contrasto e la riduzione del rischio dalla dipendenza dal gioco d’azzardo patologico”: è questo il testo unificato redatto dalla Commissione Salute del Consiglio Regionale del Veneto che ha abbinato i cinque progetti di legge bipartisan. Anche il Veneto, come molte altre Regioni d’Italia, vuole promuovere interventi finalizzati alla prevenzione, al contrasto e alla riduzione del rischio dalla dipendenza da gioco patologico soprattutto tra le fasce di popolazione più deboli e maggiormente vulnerabili. Il testo prevede che i titolari di esercizi pubblici che hanno offerto gioco illegale nei propri locali siano esclusi dalla possibilità di ricevere contributi a qualsiasi titolo dalla Regione e non possano presentare istanza di finanziamento per le proprie attività, per i tre anni successivi alla eventuale condanna. E’ inoltre vietata l’autorizzazione di nuove sale giochi e la nuova collocazione di apparecchi per il gioco in locali che si trovino entro il limite di trecento metri da istituti scolastici di qualsiasi ordine e grado, centri giovanili, impianti sportivi o altri istituti frequentati principalmente da giovani, mercati di quartiere, luoghi di culto, strutture residenziali o semi-residenziali operanti in ambito sanitario, socio-sanitario o assistenziale, strutture ricettive per categorie protette, sportelli bancomat e da altre sale da gioco. Il Comune ha il potere di intervenire, individuando, se necessario, ulteriori luoghi sensibili. La Giunta Regionale approva entro 120 giorni dall’entrata in vigore della presente legge il piano triennale per la prevenzione, contrasto e riduzione del rischio dalla dipendenza da gioco d’azzardo patologico (GAP), il quale contiene in particolare azioni di prevenzione, formazione e informazione. I comuni potranno decidere sul rilascio del marchio regionale “Slot Free–Veneto” ai titolari di sale da gioco e di esercizi commerciali che scelgono di non installare o di disinstallare dal proprio esercizio le apparecchiature per il gioco e il compito di vigilare sulla corretta. I comuni possono prevedere forme premianti per gli esercizi che scelgono di non installare o disinstallare nel proprio esercizio le apparecchiature per il gioco d’azzardo lecito. Il provvedimento della Regione Veneto inoltre prevede un sistema disincentivante che introduce sconti sull’Irap, in una percentuale ancora da definire, agli esercizi commerciali che, entro il 31 dicembre dell’anno precedente quello cui si riferisce l’agevolazione, provvedono a disinstallare gli apparecchi da gioco, mentre verrà aumentata per gli esercizi che installeranno i giochi. È inoltre vietata qualsiasi attività pubblicitaria relativa all’apertura o all’esercizio di sale da gioco e di attrazione che si ponga in contrasto con l’articolo 7 del decreto legge Balduzzi, e più in generale, la concessione di spazi pubblicitari istituzionali e l’attività di comunicazione istituzionale, per pubblicizzare i giochi che prevedono vincite di denaro. lp/AGIMEG