Campania, Ciaramella (Cons. regionale): “Legge su Gap non si tocca, ma tutelare lavoratori e imprese che hanno investito”. Respinti tutti gli emendamenti M5S

“In Commissione è stato fatto un ottimo lavoro, la legge è stata approvata all’unanimità, non capisco perché cambiare posizione in Aula. Se a livello nazionale il gioco non viene reso illegale, finché è legale dobbiamo garantire la prevenzione e il decoro urbano, ma dobbiamo garantire anche posti di lavoro. Le imprese hanno fatto investimenti, i lavoratori vanno tutelati. La norma mette ordine e guarda al futuro. E’ necessario garantire legalità, trasparenza, equilibrio, lavoro e prevenire l’usura”. Lo ha dichiarato la Consigliera della Regione Campania Maria Antonietta Ciaramella (PD), durante l’esame della proposta di legge “Modifiche alla legge regionale 2 marzo 2020, n. 2 (Disposizioni per la prevenzione e la cura del disturbo del gioco d’azzardo e per la tutela sanitaria, economica e sociale delle persone affette e dei loro familiari)”. Respinti tutti gli emendamenti presentati dal M5S e illustrati dalla capogruppo del movimento, Valeria Ciarambino, tra cui la possibilità per i Comuni di aumentare le distanze minime di 250 metri ad almeno 500 metri e inserire ulteriori luoghi sensibili, così come l’introduzione di ulteriori autorizzazioni comunali per chi vuole aprire sala gioco o per chi vuole installare altri apparecchi. “La Campania è la regione con il più alto numero più alto sale gioco, ben 1700, contro le 950 della Lombardia. E’ un problema da affrontare oggi e non in futuro”. Il M5S ha criticato il distanziometro a 250 metri dai luoghi sensibili: “Questa legge cancella quanto di buono fatto finora, vogliamo riportare il tema all’attenzione del Consiglio regionale. La situazione è grave e rischia di esserlo anche più. Con questa legge si danneggiano i comuni virtuosi dotati di regolamenti con distanze adeguate e numerosi luoghi sensibili. Serve intervenire sulle attività già presenti, non solo sulle nuove aperture”.
Ciaramella (PD) ha invece risposto che “la legge è buona e tutela i cittadini nel fare prevenzione e curare chi è incappato nella ludopatia, non serve fare una legge che scade in contenziosi e in aule di tribunale! Abbiamo già regolamentato orari di apertura e chiusura delle sale per tutelare i minori. Durante la discussione in Commissione abbiamo coinvolto il terzo settore, le Asl e i comitati”.
Luciano Passariello (FdI) ha affermato: “E’ assurdo che ogni 3 anni si spostino le attività esistenti legate al gioco perché è stata costruita una scuola o una chiesa. Chi è stato autorizzato ed ha investito, non può essere trasferire in continuazione attività, è una cosa assurda”. Cr/AGIMEG