Commissione Finanze: “Il ddl Ludopatie si sovrappone alla riforma dei giochi prevista dalla Delega Fiscale”

I provvedimenti del ddl contro il gioco patologico negli articoli sulle misure per contrastare l’accesso ai giochi da parte dei minori, sul divieto di propaganda pubblicitaria, sull’incentivazione per la rimozione degli apparecchi da gioco, sul rilascio del logo no-slot, sugli obblighi sulle sale da gioco e la disciplina degli aspetti finanziari dell’intervento legislativo “incidono sotto vari profili sulla materia affrontata dalla legge Delega per il settore fiscale introducendo soluzioni normative difformi rispetto a quelle indicate dalla stessa commissione Finanze”. Sono alcune delle osservazioni della Commissione Finanze che esamina il ddl ludopatie in attesa di formulare parere formale. Secondo la commissione c’è un contrasto tra quanto previsto nel riordino del prelievo erariale sui singoli giochi nella Delega Fiscale, e quanto enunciato nel ddl ludopatie. La Commissione ribadisce inoltre che la Delega Fiscale nei decreti attuativi sul riordino del settore giochi, si occuperà di emanare “regole trasparenti per autorizzare e controllare i titoli abilitativi per le sale da gioco, con la partecipazione dei Comuni competenti, per la razionalizzazione territoriale della rete di raccolta, improntata al criterio della riduzione della stessa, e provvederà all’istituzione di un apposito fondo finalizzato al contrasto del gioco patologico, e maggiori disposizioni in materia di divieto di pubblicità sui giochi, soprattutto online, anche con l’introduzione di un meccanismo di auto-esclusione”. La Commissione evidenzia quindi che il ddl ludopatie si sovrappone all’articolo 14 della Delega Fiscale i cui termini di esercizio sono ancora in discussione, e che la stessa Delega prevede una riforma più complessiva del sistema dei giochi pubblici, non limitandosi alle misure per il contrasto del gioco patologico. cz/AGIMEG