Bozza Dpcm: oggi la firma. Confermata chiusura sale giochi, sale scommesse, sale bingo. Si punta alla riapertura per il 16 gennaio

Ultimi passaggi per il 21esimo Dpcm dell’anno. Dopo il passaggio presso le Regioni  (diversi Governatori, come Emiliano e Toti) hanno espresso perplessità su diversi punti del nuovo documento e quindi qualche novità dell’ultimo momento è sempre possibile) il nuovo Dcpm, nel quale ha prevalso la linea “dura”, andrà oggi alla firma del premier Giuseppe Conte. Le misure entreranno in vigore quindi dal 4 dicembre e potranno durare fino a 50 giorni (il precedente “limite” era di 30), quindi sicuramente fino al 6 gennaio ma si potrebbe arrivare al 15 o addirittura al 23 del primo mese del nuovo anno.

Sale giochi, sale scommesse, sale bingo

Nella bozza del nuovo Dpcm inserite diverse novità ma anche conferme di alcune misure già in corso. Nessun segnale per quanto riguarda la riapertura di sale giochi, sale scommesse e sale bingo. Secondo quanto appreso da Agimeg da diversi fonti istituzionali, il settore del gioco pubblico è stato completamente “dimenticato”. Il tema delle sale chiuse, con le conseguenti problematiche economiche ed occupazionali, sembra non sia stato nemmeno sfiorato. Insomma le flebili speranze di una riapertura a dicembre sembrano tramontate, almeno per quanto riguarda l’ultima bozza disponibile del Dpcm. La paura è che questa “dimenticanza” si protragga anche dopo le feste, spostando le riaperture (come da qualcuno ipotizzato) in primavera. Per evitare questo rischio, sempre secondo quanto appreso da Agimeg, alcune associazioni di settore sono al lavoro per sollecitare l’attenzione del mondo politico sulle gravi problematiche del settore del gioco pubblico. L’obiettivo è di preparare il terreno ad un possibile riapertura subito dopo il periodo festivo e comunque dopo la conclusione delle misure che saranno varate con il nuovo Dpcm. Quindi obiettivo 16 gennaio 2021 per cercare la seconda, difficilissima ripartenza. Ovviamente novità e cambiamenti, anche dell’ultimo minuto, sono sempre possibili come una riapertura anticipata. Ecco le misure previste della bozza del nuovo Dpcm:

Ristoranti aperti a pranzo nelle festività

Permessi il pranzo al ristorante il 25 e 26 dicembre, a Capodanno e per l’Epifania. La sera invece le attività di ristorazione resteranno chiuse dalle 18.

Coprifuoco alle 22 e ristoranti chiusi la sera

Il coprifuoco resta alle ore 22, fino alle 5 del mattino successivo se non per motivi di necessità, lavoro o salute, anche a Natale e Capodanno. I bar e ristoranti chiuderanno alle 18 come avviene ora anche nelle regioni gialle.

Negozi aperti fino alle 21. Centri commerciali aperti nel weekend

Potrebbe essere spostato alle 21 l’orario di chiusura dei negozi questo per permettere di allungare lo shopping natalizio, con ingressi sempre contigentati per evitare gli assembramenti. I centri commerciali saranno aperti nei fine settimana fino al 20 dicembre, ma chiusi nelle festività natalizie.

Divieto mobilità tra regioni e seconde case

Dal 21 dicembre non ci si potrà più spostare neppure tra regioni gialle. Saranno permesse deroghe per ritornare ai luoghi di residenza e/o di domicilio, inoltre forse per ricongiungimenti familiari specie nel caso di anziani soli da raggiungere. Restano le eccezioni per motivi di necessità, lavoro o salute. Nelle giornate del 25 e del 26 dicembre 2020 e del 1° gennaio 2021 è vietato altresì ogni spostamento tra comuni, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Dal 21 dicembre al 6 gennaio sarà consentito tornare presso la propria abitazione fuori Regione, ma non ci si potrà spostare “verso le seconde case ubicate in altra Regione o Provincia autonoma e, nelle giornate del 25 e 26 dicembre 2020 e del 1°gennaio 2021, anche ubicate in altro Comune.

Messe natalizie anticipate alle 20

Con il coprifuoco confermato alle 22, le messe natalizie inizieranno entro le 20. “Si dovrà concludere presto entro l’orario per rientrare a casa per il coprifuoco alle 22. Quindi verso le 20.30.

Chiuse le piste da sci e crociere vietate

Il governo è intenzionato a non consentire l’apertura degli impianti sciistici per il rischio assembramenti. Proibite le crociere.

Quarantena per chi torna dall’estero

Dal 20 dicembre potrebbe scattare la quarantena per chi torna dall’estero.

lp/AGIMEG