Chiacchio (Pres. AGSI) ad Agimeg: “Elezioni regionali opportunità persa per il settore, che non ha dimostrato coesione e maturità, ma continua il mio impegno politico”

“Le scorse elezioni regionali sono state un’opportunità persa, visto che ci siamo candidati con un partito di governo (Italia Viva ndr) e mi sarei aspettato un appoggio di massa da parte di tutto il settore, considerando le tante problematiche che viviamo nel quotidiano. Così invece non è stato, non è stato recepito il messaggio che la mia era una candidatura per tutto il settore, a nome di tutti i rappresentanti. I numeri non ci hanno premiato, ci aspettavamo ben altro risultato considerando che solo a Napoli e provincia ci sono 1.500 aziende del gioco legale. Il settore ha dimostrato ancora una volta di essere disunito, di non essere maturo”. E’ quanto ha dichiarato ad Agimeg Pasquale Chiacchio, presidente dell’AGSI (Associazione Gestori Scommesse Italia) e candidato per Italia Viva nelle scorse elezioni regionali per il collegio di Napoli e Provincia, che non nasconde l’amarezza per quella da lui definita un”occasione persa’. “Abbiamo avuto una risposta minima dal settore, che non ha capito che non basta alzare la saracinesca la mattina per sopravvivere, ma serve una riforma completa del comparto. Senza questa riforma saremo sempre il bancomat dello Stato, che verrà a chiederci soldi quando ne ha bisogno, come accaduto anche durante il lockdown”.
“Nonostante l’aspetto numerico, non dei migliori, Italia Viva ha apprezzato la campagna elettorale che abbiamo condotto e non ci abbandonerà, questo credo sia dovuto al modo di proporci, di relazionarci per il nostro settore, che dovrebbe mostrare maturità. Se si vogliono raggiungere degli obiettivi importanti – ha proseguito Chiacchio – bisogna compattarsi. Occorre organizzarsi per tempo, non lamentarsi all’ultimo momento quando si viene colpiti da misure che ci penalizzano. Noi siamo a disposizione, ci siamo mossi e proposti, non pensavo che il settore a cui abbiamo portato benefici importanti, come la legge regionali sui giochi in Campania con la quale abbiamo salvato molte aziende, non ci avrebbe sostenuto in massa. Purtroppo le nostre battaglie vinte sono state dimenticate, è grazie a noi se i punti di gioco esistenti, dove c’erano regolamenti comunali restrittivi in termini di distanze, non hanno dovuto delocalizzare. Abbiamo salvaguardato tutto ciò, ma il settore lo ha dimenticato e finché non dimostrerà maturità sarà difficile risolvere i problemi. Noi restiamo in contatto con i vertici del partito nazionale di Italia Viva, con Matteo Renzi ed Ettore Rosato, la nostra parte l’abbiamo fatta dimostrando il nostro impegno verso il settore, organizzando a Napoli un convegno sui giochi per rappresentare alla parte politica le tante problematiche che viviamo nella quotidianità”.