Chiacchio (Pres. AGSI) ad Agimeg: “La mia candidatura alle prossime elezioni regionali anche per tutelare l’intero settore dei giochi e dargli una valida e competente rappresentanza politica”

“La mia candidatura procede bene, come in tutte le cose mi sto impegnando con la massima serietà e disponibilità ascoltando le problematiche delle gente. Chi vuole fare politica deve saper ascoltare le esigenze dei cittadini e dei territori, metabolizzarle e poi concretizzarle. Ci stiamo confrontando con tante persone e con tante realtà, vogliamo rappresentare le esigenze dei piccoli commercianti, dei negozianti, delle famiglie, dei giovani, degli artigiani, dei professionisti, delle partite Iva, di chi è senza lavoro. Vanno risolti i problemi di tutti, altrimenti la politica a che serve?”. E’ quanto ha dichiarato ad Agimeg Pasquale Chiacchio, Presidente dell’Associazione Gestori Scommesse Italia (AGSI) e candidato alle prossime regionali, con Italia Viva, nel collegio Napoli e provincia.
“Chi fa impresa sa bene che rischia di proprio, chi fa politica sa che deve rappresentare tutte le fasce e tutte le categorie sociali. Il momento è difficile soprattutto dal punto di vista economico, per questo a livello comunale, regionale e nazionale bisogna cercare di sostenere le imprese, da cui parte l’occupazione. E’ necessario che le banche concedano finanziamenti a chi sviluppa l’impresa, bisogna finirla con la cultura del sospetto. Concordo con quanto afferma Matteo Renzi, i problemi vanno risolti, le imprese vanno aiutate e non fermate. Se capitano eventi straordinari, come sta accadendo con l’emergenza coronavirus vanno affrontati con misure straordinarie”.

L’impatto del Covid-19 non ha fatto sconti neanche alle imprese del gioco, che sono rimaste chiuse per 100 giorni e che ancora oggi sono in grande difficoltà. “Serve una riforma dell’intero settore – ha affermato Chiacchio – e la mia candidatura va in questo senso: voglio rappresentare il settore dei giochi, nessun gioco escluso, dalle scommesse all’ippica. Solamente in questo modo possiamo portare avanti le istanze a tutela di questo settore, il cui destino altrimenti viene deciso da chi non conosce bene il comparto. Chiediamo un tavolo di confronto permanente. Lo abbiamo già chiesto al gruppo di Italia Viva, che ci sta dando una mano per aprire questo confronto serio e credibile, che sia costruttivo e non discriminatorio. Quelle del gioco sono aziende e attività produttive importanti per la nostra nazione. Per il rilancio serve partire dalla riduzione delle imposte, visto che lo Stato finora ci ha considerato un bancomat. Ma non dimentichiamo che noi gestiamo il gioco, raccogliamo gli incassi, ma i soldi delle Awp, per fare un esempio, finiscono in gran parte delle casse erariali e solo una parte minore deve essere divisa tra concessionari, gestori ed esercenti.
La categoria va tutelata: noi lo abbiamo fatto in Campania, ci siamo seduti con senso di responsabilità portando avanti una legge regionale che ha tutelato tutti gli aspetti, quello sanitario, quello imprenditoriale e quello politico. Lo stesso procedimento va applicato su larga scala a livello nazionale, in modo che tutte le imprese possano tornare a investire ed avere certezza di produttività, sostenendo il costo del lavoro”.

Chiacchio lancia un appello al settore dei giochi: “Sono uno di voi, come Agsi facciamo gli interessi di tutti, responsabilmente, chiediamo a tutti di darci una mano e sostenerci in questa campagna elettorale. Andrò a rappresentare un intero settore, sarò un punto di riferimento. Dico che il settore del gioco ha bisogno di rappresentanti nella politica, per non essere giudicati da chi ha poca conoscenza del comparto, basti pensare a una parte del sistema bancario che ancora oggi ha pregiudizi sul nostro settore. Oggi possiamo avere la possibilità di portare le nostre proposte direttamente al Governo, è questo di cui ha bisogno il settore. Ho incontrato nella giornata di ieri Ettore Rosato, vicepresidente della Camera dei deputati e coordinatore nazionale di Italia Viva, ribadendogli le nostre richieste e quelle che per noi sono le soluzioni per tutelare il comparto dei giochi”, ha concluso Chiacchio. cr/AGIMEG