Casinò, legge europea: presentati in comm. Politiche Ue Senato sei subemendamenti. Nessuna nuova proposta su tassazione vincite

Prosegue in commissione Politiche dell’Unione europea in Senato l’esame della legge europea 2015 – recante Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea – che all’articolo 5 parifica la tassazione delle vincite nei Casinò oltre frontiera, mettendo così l’Italia a riparo da una procedura d’infrazione Ue. Durante l’ultima seduta il presidente Chiti (Pd) ha comunicato che sono stati presentati sei subemendamenti, nessuno dei quali riguarda però la tassazione sulle vincite. Le proposte emendative M5S, con cui i senatori chiedevano che le vincite, “sia quelle conseguite sul territorio nazionale che quelle sul territorio di altri Stati membri, costituiscano reddito per l’intero ammontare percepito nel periodo di imposta”, sono infatti state bocciate nella precedente seduta. La commissione Politiche Ue ha approvato soltanto l’emendamento del relatore Cociancich (Pd), che di fatto esclude le vincite dal reddito dei giocatori, e accolto l’ordine del giorno in cui impegna il governo ad “adoperarsi per proporre una sistematizzazione complessiva dell’intera normativa inerente la disciplina dei giochi; promuovere, prioritariamente, iniziative di prevenzione dei fenomeni di gioco compulsivo e problematico; valutare la possibilità di prevedere un prelievo fiscale sulle vincite ottenute in case da gioco online, autorizzate in Italia e negli Stati membri, destinato esclusivamente al finanziamento di misure e iniziative volte alla prevenzione e al trattamento dei fenomeni di problematicità nelle persone che sviluppano comportamenti patologici rispetto al gioco d’azzardo”. dar/AGIMEG