Casinò, legge europea: comm. Finanze Camera inizia esame emendamenti. Tra le proposte aumento Preu

La commissione Finanze della Camera ha iniziato l’esame degli emendamenti trasmessi dalla commissione Politiche dell’Unione europea relativamente al testo della legge europea 2015 recante Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea, che all’articolo 6 parifica la tassazione delle vincite nei Casinò oltre frontiera, mettendo così l’Italia a riparo da una procedura d’infrazione Ue. Tra le proposte pervenute, gli emendamenti Battelli (M5S) assoggettano ad imposizione le vincite corrisposte da case da gioco autorizzate in Italia o negli altri Stati membri dell’Unione europea o nello Spazio economico europeo, salva l’applicazione delle convenzioni internazionali contro le doppie imposizioni, ove esistenti. Modifica la disciplina in materia di accertamento delle imposte sui redditi, escludendo la ritenuta alla fonte per le vincite corrisposte da case da gioco. L’emendamento Pesco (M5S) assoggetta ad imposizione le vincite corrisposte da case da gioco autorizzate in Italia o negli altri Stati membri dell’Unione europea o nello Spazio economico europeo, salva l’applicazione delle convenzioni internazionali contro le doppie imposizioni, ove esistenti. Conseguentemente è soppressa la norma di copertura prevista dal comma 3. Presentati anche tre emendamenti a prima firma Pini (Pd): uno prevede una diversa copertura degli oneri derivanti dall’articolo 6, mediante l’aumento del prelievo erariale unico (PREU) sugli apparecchi da intrattenimento (new slot e videolottery); uno innalza dal 4 al 5 per cento l’aliquota IVA per i preparati per risotti, e modifica la copertura prevista dall’articolo 6, mediante l’aumento del prelievo erariale unico (PREU) sugli apparecchi da intrattenimento (newslot e videolottery); uno sottopone la cessione di tartufi all’aliquota IVA del 5 per cento (in luogo del 10 per cento). A copertura dell’onere finanziario prevede l’innalzamento del PREU sugli apparecchi da intrattenimento. Il viceministro all’Economia, Enrico Morando, intervenuto durante la discussione, ha rilevato come “la contrarietà del governo rispetto all’emendamento Pesco sia basata sulla considerazione che la proposta emendativa avrebbe effetti paradossali, contrari alle stesse finalità dei proponenti, in quanto, nel prevedere la tassabilità delle vincite conseguite in case da gioco ubicate in Italia o in altri Stati membri dell’UE o dello Spazio economico-europeo, manterrebbe, tuttavia, la possibilità di non tassare tali elementi negli Stati extra-UE, perpetuando pertanto una differenziazione nel trattamento tributario delle vincite stesse che l’articolo 6, e i medesimi proponenti dell’emendamento, intendono superare. Ritiene quindi di non poter esprimere una valutazione positiva sull’emendamento, il quale andrebbe innanzitutto rivisto sul piano della sua formulazione tecnica”. dar/AGIMEG