Cangianelli (EGP‐Fipe): “Per superare i distanziometri occorre ripensare il sistema distributivo”

“Il riordino del settore dei giochi non è un tema nuovo. Serve una revisione del sistema distributivo per trovare soluzioni a strumenti come i distanziometri che hanno un’efficacia incerta sul gioco problematico” lo ha detto  Emmanuele Cangianelli, presidente di EGP‐Fipe, intervenendo al convegno organizzato dall’istituto Friedman. “Lo studio dell’ISS del 2018 suggerisce che i giocatori problematici vanno a cercare luoghi dove giocare lontano dalla realtà quotidiana. Il contrasto all’illegalità e la protezione dei consumatori è al centro di ogni progetto di risistemazione del quadro regolatorio del settore. Non condivido gli approcci che partono da una riduzione dell’offerta che invece è collegata sempre a una domanda. Si rischierebbero distorsioni di mercato. L’offerta va qualificata e passa dalla formalizzazione della responsabilità degli esercenti sull’accesso al gioco. La pandemia ha portato i pubblici esercizi al controllo del green pass per l’accesso al gioco. Il registro autoesclusione permette di superare le distorsioni nate con la tessera sanitaria sugli apparecchi da gioco che funziona da controllo sugli accessi ai minori in luoghi dove i minori non possono entrare. Il premier Draghi afferma che non è il momento di chiedere soldi ma darli e ciò vale anche per il settore del gioco pubblico legale che ha perso un anno di ricavi causa chiusure per la pandemia. C’è bisogno di investimenti anche in questo periodo di transizione ma servono condizioni di stabilità per permettere alle imprese che investono e danno lavoro di andare avanti e contrastare illegalità. Per fare questo serve estendere la durata delle concessioni in essere in attesa nuovo quadro di offerta su cui sviluppare una fase nuova di attribuzione delle concessioni”. cr/AGIMEG