Camera, DL su emergenza da Coronavirus assegnato alla XII Commissione. Nel testo limiti a esercizi pubblici e sanzioni più severe

E’ stato assegnato alla XII Commissione Affari sociali della Camera il Disegno di legge: “Conversione in legge del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19”, che avvierà l’esame martedì 31 marzo al termine dell’Aula. La relatrice del provvedimento è la presidente della Commissione, Marialucia Lorefice (M5S). Il testo prevede: “Per contenere e contrastare i rischi sanitari derivanti dalla diffusione del virus COVID-19, su specifiche parti del territorio nazionale ovvero, occorrendo, sulla totalità di esso, possono essere adottate, secondo quanto previsto dal presente decreto, una o più misure tra quelle di cui al comma 2, per periodi predeterminati, ciascuno di durata non superiore a trenta giorni, reiterabili e modificabili anche più volte fino al 31 luglio 2020, termine dello stato di emergenza dichiarato con delibera del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020, e con possibilità di modularne l’applicazione in aumento ovvero in diminuzione secondo l’andamento epidemiologico del predetto virus. 2. Ai sensi e per le finalità di cui al comma 1, possono essere adottate, secondo princìpi di adeguatezza e proporzionalità al rischio effettivamente presente su specifiche parti del territorio nazionale ovvero sulla totalità di esso, una o più tra le seguenti misure: (…) chiusura di cinema, teatri, sale da concerto sale da ballo, discoteche, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, centri culturali, centri sociali e centri ricreativi o altri analoghi luoghi di aggregazione”. Previsto quindi l’inasprimento delle limitazioni per esercizi pubblici e l’aumento delle sanzioni per chi viola le norme per il contenimento della diffusione del Coronavirus. Il testo dovrà ricevere il parere delle Commissioni I Affari Costituzionali, II Giustizia, IV Difesa, V Bilancio e Tesoro, VII Cultura, VIII Ambiente, IX Trasporti, X Attività produttive, XI Lavoro, XIV Politiche UE e della Commissione parlamentare per le questioni regionali. cdn/AGIMEG