Camera, De Carlo (FdI): “Dal prossimo 6 agosto Green Pass obbligatorio per accedere in sale da gioco, scommesse, bingo, casinò”

“Con il decreto-legge n. 52 del 2021 cosiddetto « riaperture » dell’aprile 2021 si è cominciato a parlare di passaporto vaccinale, o green pass, un documento di cui si definirono solo i contorni generali, che avrebbero poi lasciato ai successivi decreti attuativi il compito di chiarirne la portata, l’utilizzo, la durata, e soprattutto gli impieghi dal punto di vista pratico; fin da subito, nelle intenzioni di Governo, il green pass avrebbe dovuto essere un documento che, considerati la presenza di certi requisiti di immunizzazione al COVID-19 da un lato avrebbe consentito un graduale ritorno alla vita pubblica e, dall’altro, la possibilità, per i cittadini dell’Unione europea, di muoversi liberamente in tutti i Paesi membri dell’Unione europea; tenuto conto dell’importanza sostanziale delle misure di contenimento utili al contrasto della diffusione del virus COVID-19 e considerati i progressi compiuti dal piano nazionale di vaccinazione, è dato certo che, a partire da giugno 2021, il Ministero della salute abbia elaborato un piano telematico, sms, email, farmacie o medici di base, che, tramite l’invio di un codice, permette ai cittadini che abbiano almeno completato il primo ciclo di vaccinazione, di scaricare la certificazione verde; in considerazione della proroga al 31 dicembre 2021 dello stato di emergenza nazionale, il Consiglio dei ministri ha deliberato nuove modalità di utilizzo, rendendo la certificazione strumento inderogabile per lo svolgimento della vita pubblica dei cittadini che, dal prossimo 6 agosto, dovranno, per legge, mostrare la relativa documentazione per accedere a: servizi di ristorazione al chiuso, spettacoli, eventi, competizioni sportive, musei, luoghi di cultura, mostre, piscine, palestre, centri benessere, sport di squadra, sagre, fiere, congressi, convegni, centri termali, parchi acquatici, centri culturali e sociali, centri estivi, sale da gioco, scommesse, bingo, casinò e concorsi pubblici; il 18 marzo 2021 in 24 centri clinici distribuiti su tutto il territorio italiano, 917 connazionali, di cui il 25 per cento di età superiore a 65 anni e/o in condizioni associate ad un aumentato rischio di malattia severa in caso di infezione da Sars-CoV-2, si sono sottoposti alla sperimentazione del vaccino italiano contro il COVID-19 ReiThera; la Corte dei conti in una nota del mese di maggio ha comunicato di non aver registrato il decreto per la produzione del vaccino italiano sospendendo la sperimentazione del vaccino Reithera; in esito all’attività istruttoria, l’8 aprile 2021 la Corte dei conti ha formulato rilievi domandando chiarimenti entro il 21 aprile 2021 e le risposte fornite dalla società non sono state ritenute idonee al superamento delle osservazioni e dei rilievi, al punto da dover annunciare lo « stop » ai fondi di sperimentazione per ReiThera; a oggi, i volontari del vaccino sperimentale ReiThera risultano esclusi dalla certificazione verde non figurando il vaccino tra quelli autorizzati dall’Aifa; vanno considerati inoltre i numerosi cittadini italiani residenti all’estero che hanno assunto un vaccino diverso da quelli riconosciuti dall’Unione europea –: quali iniziative intenda adottare per rimuovere gli ostacoli alla concessione del green pass ai cittadini italiani sottoposti alla sperimentazione del vaccino italiano Reithera, oltre che per chi si è vaccinato all’estero in Stati non appartenenti all’Unione europea”. E’ quanto sottolineato nell’interrogazione a risposta scritta rivolta dal deputato De Carlo (FdI) al Ministro della salute. cdn/AGIMEG