Boccia (PD): “Stato di emergenza, è inevitabile che vada oltre il 31 luglio”

“Scienze comportamentali per il buon amministratore? Io penso siano necessarie soprattutto per i leader politici, a partire da Salvini. Fare propaganda su norme che significano altro, alterando la realtà, è segno dei tempi che viviamo. Molto probabilmente oggi il presidente Draghi, che fa un lavoro paziente, avrà spiegato a Matteo Salvini cosa sia lo stato di emergenza e perché è inevitabile che vada oltre il 31 luglio e non ha nulla a che vedere con la limitazione delle libertà individuali di cui, per fortuna oggi, non c’è più bisogno. Ma resta necessario per tutta una serie di attività, semplificazioni e procedure amministrative che i nostri amministratori locali e regionali continuano a fare, anche se l’emergenza sanitaria potrebbe sembrare superata. Lo stato di emergenza finirà quando non ci sarà più bisogno dell’intervento dello Stato, delle Regioni, dei comuni nella vita quotidiana e negli interventi di ricostruzione e potenziamento delle reti sanitarie. Negarlo è da ipocriti. Questo dibattito sulla fine dello stato di emergenza, in un Paese che ne ha decine ancora aperti dà il senso della scarsa serietà della classe politica che altera i messaggi. Anziché parlare delle cose da fare producono illusioni ottiche. Basta con le mascherine? Saremo tutti d’accordo appena lo diranno i medici, fu così anche l’anno scorso; ma forse dovrebbe dire fate tutti i vaccini anziché fate come vi pare”. E’ quanto ha detto Francesco Boccia, deputato PD e responsabile Enti locali della Segreteria nazionale. cdn/AGIMEG