Boccia (pres. Confindustria): “Il gioco in Italia vittima di anomalia culturale. Invece è realtà occupazionale e imprenditoriale da tutelare”

dai nostri inviati – “Serve una netta distinzione fra gioco legale e gioco illegale ed evitare una decretazione d’urgenza in materia di gioco. Vogliamo essere ascoltati e definire proposte sul tema per il Governo. La nostra domanda alla politica è: i nostri 10 punti sono di interesse per il Paese? Aiutano a raggiungere i fini che il Governo si è dato per conciliare etica ed economia? Serve evitare un eccesso di criminalizzazione dell’impresa”. E’ quanto ha dichiarato Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria nel suo intervento all’Assemblea di Sistema gioco Italia, in corso a Roma. “Se si tassa la raccolta e non il differenziale si sta adottando una patrimoniale sui ricavi: sono gli strumenti che vuole utilizzare il Governo che noi critichiamo. Oggi c’è un’anomalia, rappresentata dalla ludopatia, ma non la si cura eliminando le imprese legali, è in percorso sbagliato. Le eccessive rigidità – ha proseguito Boccia – fanno perdere credibilità al Paese, non possiamo infatti attrarre capitali e investitori e poi cambiare le regole in corsa. Servono regole di ingaggio che superino i preconcetti, trovando soluzioni a favore di occupazione e crescita economica. E’ un errore distruggere un intero comparto, è una questione di politica economica. Se il settore esce dal mercato, infatti, i giocatori punteranno all’estero, mentre noi abbiamo forti interessi affinchè il nostro Paese vada bene: non si può autorizzare il gioco e poi imporre i divieti. Serve superare le tattiche ad effetto nel breve termine che però portano conseguenze negative sul lungo periodo. Va invece difeso – ha concluso Boccia – il nostro rilevante patrimonio rappresentato dal comparto giochi tutelando la dimensione del divertimento della vita”. cr/AGIMEG