Bizzotto (Efd) “L’Europa intervenga per contrastare le infiltrazioni mafiose nella filiera del gioco”

“Considerando che l’Italia rappresenta il più grande mercato del gioco d’azzardo in Europa e uno dei più grandi al mondo (con un fatturato di 90 miliardi di euro registrato nel 2012), si ritiene opportuno intervenire, ed eventualmente in che modo, per contrastare tale meccanismo che permette alle organizzazioni mafiose di gestire illecitamente milioni di euro?”. E’ la questione posta da Mara Bizzotto (Efd) all’interno di una interrogazione parlamentare presentata ieri alla Commissione europea. “L’AIRA (Associazione Italiana Responsabili Antiriciclaggio) – ha spiegato la Bizzotto – lancia un allarme: la criminalità organizzata si sta espandendo in Italia attraverso la filiera del gioco d’azzardo. I clan hanno trasformato il settore, che più di altri garantisce liquidità e al contempo permette di eludere facilmente i controlli, in uno strumento di riciclaggio di denaro sporco, usura e evasione fiscale. Sono 41 i gruppi che attualmente si spartiscono il racket del gioco d’azzardo sul territorio nazionale, in parte con la complicità degli esercenti, in parte con l’imposizione di slot-machine appositamente modificate per evadere la rete del Monopolio di Stato, controllando poi i ricavi o pretendendo una larga percentuale dai gestori. Nonostante l’avanzata tecnologia degli apparecchi, la criminalità organizzata è riuscita anche a clonare le schede dei dispositivi di gioco di ultima generazione, con la complicità di professionisti lautamente compensati”. L’europarlamentare italiana ha chiesto anche se la Commissione è a conoscenza dei fatti e, con riferimento alla proposta di direttiva e regolamento approvata dalla Commissione il 5 febbraio 2013 per combattere le alterazioni sospette e garantire la lotta al riciclaggio di denaro nel settore del gioco d’azzardo, quali provvedimenti concreti intende far adottare agli Stati membri. rg/AGIMEG