“Il divieto che è già in vigore per la pubblicità del gioco d’azzardo, è inefficace, insufficiente e, soprattutto, disatteso”. Così Paola Binetti, deputato Udc e membro della Commissione affari sociali, interpellata da Agimeg in merito all’emendamento alla Legge di Bilancio che porterebbe ad un divieto pressoché totale. “Questo ho replicato al sottosegretario Baretta, che avevo sollecitato perché sostenesse il nostro emendamento, quando mi ha detto che un divieto esiste già. In realtà, assistiamo in tv a partite di calcio o altri eventi sportivi nel corso dei quali addirittura gli stessi cronisti avanzano ipotesi sui vincitori: “1 a 4 per questo… 1 a 3 per quest’altro…”. Come se dovessero promuovere le scommesse sportive. Senza contare che perfino sulle caselle di posta istituzionali, come le nostre della Camera, arrivano continuamente offerte di gioco e di bonus per giocare on line. Questo vuol dire che c’è una sfrontatezza nella pubblicità che deriva sicuramente dal fatto che i divieti sono non solo disattesi ma nemmeno puniti”. Ma se un divieto sulle emittenti televisive si può affrontare, almeno dal punto di vista tecnico, in che modo si potrebbe applicare un divieto della pubblicità online? “Credo che si potrebbero usare delle parole chiave, considerandole parole a rischio e fare riversare le relative e-mail in spam prima di cancellarle definitivamente. Ma noi non abbiamo chiesto questo. Noi abbiamo semplicemente detto “No alla pubblicità”. Perché è veramente eccessivo tutto quello che si sta facendo in questo periodo, per cui si dice una cosa e si fa esattamente il contrario”. gpm/AGIMEG
