Bicameralina giochi, Baretta (sottosegr. Mef) “Necessario equilibrio anche per il confronto con gli enti locali. Lasciare troppo autonomia è un rischio obiettivo”

Pronti a un confronto, anche se su certi fronti non si può cedere. E’ quanto ha fatto capire il governo, rappresentato dal sottosegretario al MEF, Pier Paolo Baretta, durante la bicameralina che si è tenuta la scorsa settimana in commissione finanze alla Camera. Presenti anche il direttore Affari Legali dei Monopoli, Italo Volpe, e il direttore generale dell’ADM Giuseppe Peleggi. “Dobbiamo trovare il punto di equilibrio sulla questione della pubblicità – ha risposto Baretta all’onorevole Binetti, che chiedeva proprio su questo tema un passo avanti che possa essere preso da esempio dall’Europa -. Non possiamo rischiare un intervento troppo restrittivo rispetto a quanto previsto dalle norme comunitarie e ritrovarci poi in una serie di contenziosi. Da anni siamo sotto la pressione di cause perse sul fronte giochi, con la giustizia italiana che seguiva le direttive europee. Ora per fortuna la situazione sta cambiando”.
Necessario l’equilibro – si intuisce nel botta e risposta intercettato da Agimeg – anche per quanto riguarda il confronto con gli enti locali, che chiedono maggiore autonomia e la possibilità di creare normative specifiche.
“Dobbiamo fare attenzione – ha aggiunto Baretta, che ha risposto in particolare ai dubbi dei deputati Causi, Mantero, Paglia e Baroni  -. L’ordine pubblico non è fatto di tanta illegalità nascosta, lasciare troppo spazio agli enti locali è un rischio obiettivo, anche perché una situazione di totale autonomia dei comuni potrebbe anche portare un atteggiamento opposto a quello restrittivo. Il confronto però è aperto e anche in questo caso dobbiamo trovare il punto di equilibrio”.
E’ stato Volpe invece a chiarire alcuni aspetti che riguardano il controllo del gioco. “Quello a distanza – ha precisato il direttore Affari Legali dei Monopoli – prevede già una tracciabilità anche nominale della vincita. Per quanto riguarda gli apparecchi, già esistono i software in grado di garantire un controllo adeguato, anche se l’ampliamento tecnologico su tutto il parco macchine potrebbe richiedere un paio di anni. Abbiamo poi recepito le indicazioni antiriclaggio: gli strumenti ci sono e posso essere affiancati da alcuni accorgimenti che permettono di contrastare il fenomeno”.
Volpe è intervenuto anche sulla tassazione: “Si passerà – ha aggiunto – a un prelievo sul margine e non più sulla raccolta per tutte le forme di gioco che rendono possibile questo intervento”.
Baretta ha poi chiarito alcuni aspetti che vanno oltre la delega. “Sulla ludopatia – ha aggiunto in risposta alle domande dei componenti della bicameralina – credo che debba essere il ministero della salute a studiare il trattamento sanitario delle patologie legate al gioco d’azzardo. Per quanto riguarda il divieto al gioco per persone considerate a rischio di dipendenza tutto questo implicherebbe un elenco dei ludopatici in Italia. E’ una questione delicata, che tocca ambiti che non può trattare solo il Mef attraverso la legge delega”.
Chiusura sul ruolo degli esercenti, ai quali è affidato anche il ruolo di controllo. “Molto cambierà con l’operazione di sostituzione delle macchinette, che però sarà realizzata entro un paio di anni. Si potrà procedere al salto della responsabilità degli esercenti solo quando la tecnologia lo consentirà, ma per ora dobbiamo mantenere certi equilibri, soprattutto per tutelare i minori”. cz/AGIMEG