Berlato (PPE), “Ad allarme sociale slot non si risponde con condoni ai concessionari degli apparecchi”

“Seimila persone in Italia sono in terapia nelle strutture pubbliche perché affette da ‘gioco patologico’, altre 790 mila  sono a rischio dipendenza, e la risposta dello Stato in questi mesi, al di là di una delega fiscale (art.14) al Governo in materia di riordino di giochi condivisibile ma ancora troppo permissiva, è stata quella di un ulteriore sconto ai concessionari di giochi rispetto al condono di fine agosto, andando sostanzialmente a ‘premiare’ gli evasori di un settore che sta creando moltissimi problemi sociali. No, è chiaro che a un allarme sociale non si reagisce così”. Lo dichiara Sergio Berlato, deputato al Parlamento europeo del Ppe, alla luce dei risultati di due ricerche, una  condotta dall’Università La Sapienza di Roma e da Ipsos Public Affairs e chiamata “Il gioco problematico- Fattori di protezione e di rischio” e l’altra realizzata da Fondazione Sussidiarietà-Università Cattolica su “Giocare per gioco – Una ricerca su comunicazione e gioco responsabile”. “La crisi economica- prosegue Berlato- va studiata sotto più punti di vista, e uno Stato che ha a cuore i suoi cittadini, alla luce di dramma di quasi 800mila persone, cui si associa quello delle loro famiglie e di chi sta loro vicino, non può privilegiare l’idea di ‘fare cassa subito’  con sanatorie e ulteriori sconti sulle sanatorie, andando di fatto a premiare chi, guadagna sulle debolezze di persone vulnerabili e in difficoltà”. “Mi auguro- conclude il deputato europeo- che chi di dovere valuti la drammaticità della situazione, e in futuro non dia ulteriori agevolazioni ai concessionari degli apparecchi”. lp/AGIMEG