Baroni (M5S) ‘bara’ con i numeri: in Italia la più alta tassazione sui giochi, anche bar e tabaccherie fanno parte dell’economia reale

“L’Italia è il paese europeo dove si ‘azzarda’ di più in Europa, e il quarto al Mondo. Un record negativo. Dagli ultimi dati oltre 1 milione di persone in Italia sono ‘azzardopatici’ e ogni anno vengono ‘azzardati’ 102 miliardi di euro, con un moltiplicatore negativo per l’economia di oltre 20 miliardi di euro. A pagare l’azzardopatia quindi sono anche i commercianti, i venditori al dettaglio e le piccole medie imprese, cioè l’economia reale”. E’ quanto dice il portavoce M5S alla Camera Massimo Enrico Baroni, affermando che “l’azzardo è il cappio al collo di chi gioca senza freni e di chi produce beni e servizi utili alla collettività. Con lo stop a pubblicità e sponsorizzazioni tagliamo il cappio e liberiamo risorse umane e produttive”. Tuttavia, l’onorevole pentastellato va in confusione tra raccolta, ovvero quanto giocato nel suo complesso senza considerare le vincite dei giocatori – il cosiddetto payout che non viene menzionato ma che si attesta sugli 80 miliardi di euro – e la spesa effettiva che lo scorso anno è stata pari a 19,5 miliardi. Inoltre Baroni afferma che ‘solamente’ 9 miliardi di euro vanno alle casse erariali, ma sarebbe forse più giusto dire ‘ben’ 9 miliardi, in quanto nessun settore industriale in Italia ha una tassazione media così elevata come il settore del gioco, pari addirittura al 53%. Inoltre, Baroni lamenta il fatto che il gioco danneggi l’economia reale, dimenticando che anche bar e tabaccherie rappresentano una grossa fetta di economia reale, essendo aziende spesso a conduzione familiare in cui lavorano e da cui dipendono decine di migliaia di persone. lp/AGIMEG