Barnier (Comm. Europea): “Le autorità di regolamentazione devono rispettare le norme fondamentali sui giochi dei trattati europei”

“La Commissione desidera ricordare che spetta agli Stati membri, in conformità con la pertinente giurisprudenza della CGUE, determinare l’organizzazione e il controllo dell’offerta di gioco e il modo in cui il gioco d’azzardo viene effettuato. Tuttavia, le autorità che concedono licenze di gioco  per le scommesse hanno il dovere di rispettare le norme fondamentali dei Trattati, i principi di parità di trattamento e di non discriminazione in base alla nazionalità e il conseguente obbligo di trasparenza”. Lo ha dichiarato il commissario al Mercato Interno, Michel Barnier, rispondendo all’interrogazione presentata dell’europarlamentare Birgit Collin-Langen (Ppe) sul mercato del gioco tedesco. “Il nuovo Trattato statale tedesco sul gioco – prosegue – è entrato in vigore nel luglio 2012 e le autorità tedesche stanno procedendo all’attuazione delle nuove disposizioni. La Commissione segue da vicino il processo di attuazione, attraverso un dialogo con le autorità tedesche, al fine di garantire il rispetto delle norme comunitarie. Questo comprende la regolazione dei casinò terrestri e le sale da gioco. Tuttavia, questi servizi vengono solo parzialmente regolati dal Trattato statale e principalmente lo sono attraverso una legislazione specifica a livello federale e regionale, in parte anche in fase di revisione. La Commissione farà in modo di garantire che queste leggi siano conformi alle norme dell’Ue. Gli Stati membri notificano alla Commissione il progetto di legge che contiene norme tecniche, comprese le regole relative ai servizi, ai sensi della direttiva 98/34/CE. Questa procedura, di controllo preventivo, consente alla Commissione e alle autorità degli Stati membri di instaurare un dialogo che mira a garantire la conformità dei progetti di regole tecniche notificati con il diritto del mercato interno, così come interpretato dalla Corte di giustizia. Inoltre, la Commissione potrebbe prendere in considerazione ulteriori azioni se la valutazione della specifica normativa adottata a livello federale e regionale in Germania porta a concludere che essa restringe indebitamente la libera circolazione delle merci di cui agli art. 34 TFUE”. rg/AGIMEG