Barnier (Comm. EU): “Le raccomandazioni della Ce interverranno a tutela dei consumatori discriminati”

La Commissione è a conoscenza del fatto che le autorità italiane hanno messo in atto una serie di provvedimenti nel settore del gioco d’azzardo intesi a tutelare i cittadini dall’insorgere di problematiche legate al gioco d’azzardo e dai rischi di frode e riciclaggio del denaro, ma non è in possesso di informazioni specifiche riguardo alla portata degli eventuali effetti economici e sociali indiretti di tali questioni in Italia. Così il commissario all mercato interno Michel Barnier risponde all’interrogazione presentata dall’europarlamentare Oreste Rossi (EFD) secondo il quale il decreto legge italiano del 2011 recante ‘Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo’ nell’intento di liberalizzare il settore del gioco d’azzardo, apporta discriminazioni alle famiglie italiane, in particolare a quelle più povere.

“Gli Stati membri possono, – ha chiarito nuovamente Barnier – entro i limiti stabiliti dalla Corte di giustizia dell’UE, fissare gli obiettivi della loro politica in materia di gioco d’azzardo. Anche l’attuazione delle misure per la tutela dei consumatori spetta principalmente alle autorità nazionali. Tuttavia nella sua comunicazione “Verso un quadro normativo europeo approfondito relativo al gioco d’azzardo on-line” la Commissione riconosce che è necessario che gli Stati membri attuino la legislazione nazionale in modo efficace – il cui prerequisito di base è la conformità al diritto dell’UE – per assicurare il conseguimento degli obiettivi di interesse generale delle loro politiche in materia di gioco d’azzardo. Inoltre, la Commissione adotterà due raccomandazioni con l’obiettivo di fornire un elevato livello di protezione comune ai consumatori dei servizi connessi al gioco d’azzardo e di garantire una pubblicità del gioco d’azzardo socialmente responsabile.

Infine, – ha concluso – la normativa UE vigente cerca di tutelare gli interessi economici dei consumatori vulnerabili, anche per quanto riguarda i giochi d’azzardo on-line. Ad esempio la direttiva 2005/29/CE (fatte salve altre norme UE e nazionali sulle condizioni di stabilimento e i regimi di autorizzazione relativi al gioco d’azzardo) vieta una vasta gamma di pratiche commerciali ingannevoli o aggressive”.

 

cd/AGIMEG