ADM vara linee guida e crea due Direzioni Centrali per i controlli sui giochi. Stretta su Totem e CTD

Un approccio basato sulla valutazione del rischio per ciascuna macro-tipologia di soggetti e tarata sulle peculiarità locali. E’ la strategia che intende perseguire l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli con le Linee Guida per le attività di controllo appena pubblicate. Nel testo, l’Area Monopoli informa di aver costituito una Direzione Centrale Accertamento e Riscossione, “con funzioni di governance in tema di controlli, accertamento e riscossione” sia per i Tabacchi che per il Gioco. Inoltre è stata creata la Direzione centrale Coordinamento Direzioni Territoriali “che ha il compito di pianificare e monitorare le attività svolte a livello locale”. La riorganizzazione riguarderà a breve anche le strutture locali. In particolare per il settore giochi, i Monopoli si serviranno dell’“avanzata professionalità degli Uffici Antifrode” delle Dogane, per individuare “nuove e più efficaci metodologie di valutazione dei rischi di illecito”. Nello specifico si stanno individuando con la maggiore precisione possibile le filiere, sia orizzontali che verticali, degli operatori dei vari comparti, e il relativo peso specifico nel settore di attività; i modelli internazionali che consentono “l’individuazione di gruppi di interesse in grado di controllare significative quote di mercato i influenzarne l’orientamento”; “definire indicatori di rischio basati sulla reiterazione di comportamenti irregolari e sul posizionamento internazionale dei soggetti sottoposti a analisi sia dal punto di vista degli assetti societari che da quello delle transazioni da e verso paesi esteri”. Nel documento quindi si indica l’approccio da seguire, e i controlli da effettuare per i vari macro-soggetti che operano sia nel comparto dei tabacchi, sia in quello dei giochi.

 

I Monopoli avvieranno a partire dal 1 gennaio prossimo l’attività di tutoraggio nei confronti dei maggiori concessionari dei giochi. L’attività consiste nel “monitoraggio costante delle attività svolte in base al rapporto concessorio e della sussistenza e permanenza di tutti i requisiti previsti”. Con il tutoraggio, si intende migliorare il dialogo con le compagnie e favorire “l’incremento dei livelli di adempimento spontaneo”. In particolare si intende garantire, tra gli altri obiettivi, la sussistenza degli indici di solidità patrimoniale; il rispetto della disciplina dettata, per ciascun gioco, dalla relativa regolamentazione; la corrispondenza dei sistemi informatici utilizzati per la raccolta dei giochi. Per i concessionari di Lotto, SuperEnalotto, Lotterie Istantanee, Apparecchi da Intrattenimento, il monitoraggio verrà avviato già nel corso dell’ultimo trimestre del 2013. La competenza viene affidata alla Direzione Centrale Accertamento e Riscossione.

 

Per il gioco online, l’obiettivo principale è di contrastare l’attività da parte di operatori non autorizzati. La Direzione Centrale Accertamento e Riscossione – in collaborazione con Sogei – deve quindi individuare i siti che operano in assenza di concessione. La stessa Direzione – sempre in collaborazione con Sogei – ha però anche il compito di monitorare gli operatori con concessione, accertando il regolare funzionamento dei sistemi di gioco; la corretta contabilizzazione delle giocate e delle vincite; la puntualità e la completezza delle informazioni inviate all’Amministrazione. I controlli riguardano anche le piattaforme di gioco, per le quali si deve accertare il corretto funzionamento e l’eventuale adozione di modifiche non autorizzate.

 

Per gli operatori del bingo e i concessionari delle scommesse di minori dimensioni (meno di 100 diritti), i controlli devono riguardare in particolare i soggetti che hanno commesso precedenti violazioni; quelli che non hanno subito controlli nell’anno precedente; quelli indicati in segnalazioni qualificate; quelli i cui sistemi di gioco abbiano evidenziato anomalie; e quelli che abbiano mostrato anomalie nell’andamento della raccolta. Assoluta priorità per i soggetti per i quali appaia probabile una violazione di particolare gravità.

 

Per i punti fisici di gioco, si intende effettuare adeguati approfondimenti per garantire controlli sempre più mirati, al fine di accertare violazioni di particolare gravità. In questo caso la competenza spetta agli Uffici Regionali dei Monopoli che devono accertare in particolare  se i singoli punti commercializzino lotterie istantanee non autorizzare, rispettino i divieti sul gioco minorile, siano in regola con gli obblighi tributari e amministrativi, rispettino la disciplina sulle avvertenze contro il gioco patologico. Particolare attenzione ai Totem (apparecchi su cui la Direzione Centrale Accertamento e Riscossione sta effettuando degli accertamenti per fornire istruzioni sulle attività di contrasto) e sugli esercizi che consentono di collegarsi a siti di gioco non autorizzato. Per questi ultimi le “recenti pronunce di legittimità” precisano i Monopoli, “riguardano fattispecie relative a periodi pregressi, rispetto all’emanazione” del decreto legge 158 del 2012.

 

Per quanto riguarda i controlli sulla rete di scommesse, i Monopoli pongono l’accento sulla questione dei CTD: “Gli Uffici, in sinergia con le Forze di Polizia, e in particolar modo con la Guardia di Finanza, devono impegnare una adeguata quota delle capacità operative” per contrastare i CTD. Si argomenta infatti che questi Centri “esercitano in territorio nazionale, attività di raccolta di scommesse non autorizzata, con conseguenti violazioni sia penali che amministrative e fiscali”.

 

Per le sale bingo – che solitamente mettono a disposizione dei clienti anche giochi diversi, in particolare apparecchi da intrattenimento – i controlli devono essere svolti in forma integrata, per monitorare tutte le attività di gioco scolte.Visto il numero contenuto di concessioni, gli Uffici Regionali devono ispezionare tutte le sale aperte nella propria circoscrizione, eventualmente inserendo nei controlli dell’anno successivo quelle che sono state tralasciate.

 

Per le sale Vlt si tengono sotto controllo i flussi delle giocate per rilevare eventuali anomali. Gli Uffici Regionali devono ispezionare almeno il 10% delle sale attive in ciascuna delle Province di competenza. Gli ispettori dovranno ripetere i test effettuati al momento del rilascio dell’autorizzazione, più altri appositamente predisposti dalla Direzione Centrale. Le altre sale sono monitorate dalla SIAE con cadenza almeno annuale, per accertare la regolarità documentale, il numero dei terminali istallati, la presenza dei numeri identificativi, il rispetto del divieto di gioco minorile.

 

Per gli esercizi che istallano AWP, i controlli si devono concentrare in particolare sulle attività fraudolente e sui fenomeni  di gioco minorile. Per i primi, è necessaria un’adeguata azione informativa per selezionare gli esercizi da controllare. Per la seconda, ci si deve controllare maggiormente sugli esercizi vicini ai luoghi sensibili. Visto il vasto numero di esercizi da controllare, è necessario uno strettissimo coordinamento con Guardia di Finanza, Forze di Polizia e SIAE. I Monopoli consigliano quindi la compilazione di piani di controllo con le altre Istituzioni.In questo segmento, i Monopoli sottolineano l’importanza di verificare, “sia sotto il profilo soggettivo che oggettivo l’intera filiera del gioco” e ricordano l’utilità del “sistema CAST che permette l’analisi a livello provinciale dei comportamenti degli operatori della filiera e del funzionamento de singoli apparecchi”. rg/AGIMEG