Ziarati: “Felice nella famiglia Netbet, ma il poker deve essere aperto ai mercati europei”

Saman Ziarati è il primo giocatore entrato a far parte del Team NetBet Pro. Conosciuto nel mondo del poker online come “Ottodix”, è uno dei talenti più promettenti del poker italiano e difende i colori di NetBet Poker anche in grandi tornei live. I suoi brillanti risultati gli hanno consentito di arrivare al 5° posto nella classifica dei giocatori più vincenti in Italia per il 2010: per lui anche due vittorie nel torneo più prestigioso di NetBet Poker, il Gran Domenica. Incoraggiato da questi risultati, Saman decide di dedicarsi a tempo pieno al poker. Le sue vincite in carriera superano i 250.000€ e anche il 2011 è stato costellato da grandissimi risultati.

Qual è stato il torneo che l’ha fatta diventare un giocatore di poker?

Forse il torneo che mi convinse a diventare professionista fu un Sunday master vinto a fine estate 2010 per 19,000 euro. Ero in ferie, e stavo già avendo una ottima annata pokeristica, ma questa vittoria capitò una settimana prima che tornassi a lavorare, e mi diede gli stimoli giusti per affrontare questa nuova avventura.

Si descriva come giocatore…

Penso di potermi definire un giocatore duttile, che sa adattarsi al tavolo, quindi a tutti i tipi di giocatore. Nel 2014 non basta definirsi aggressivi, tight etc, piuttosto saper affrontare il proprio avversario nel modo corretto volta per volta.

Secondo lei quale caratteristiche dovrebbe avere un giocatore per rappresentare al meglio una poker room?

Sicuramente deve essere un giocatore conosciuto dalla comunità pokeristica, ma credo anche sia molto importante che sia visto come un modello da coloro che vorrebbero intraprendere la carriera del poker pro. Inoltre deve sapersi comportare sia ai tavoli che fuori, l’educazione è molto importante, ed essere disponibili a chiaccherare con un giocatore interessato al tuo mondo deve essere la normalità.

Su quali tavoli online cercherà i prossimi avversari?

Io sono soprattutto un giocatore di tornei, quindi per avere abbastanza action devo utilizzare tutti i siti disponibili sul mercato. Quando invece mi dedico al cash game, gioco quasi solamente sui tavoli di NetBet, dove di certo l’action non manca!

L’offerta italiana di poker live è molto ampia: quale torneo ha in programma?

L’offerta è aumentata molto negli ultimi anni, e questo mi permette di poter scegliere a quali partecipare in base alle mie esigenze. Il prossimo mese sarò impegnato, in quanto mi trasferirò qualche mese a Bruxelles, ma poi tornerò a battermi tra i tavoli verdi dei migliori tornei italiani e internazionali.

Per buoni periodi è stato tra i migliori giocatori online: come convivono i 10 top player nello stesso territorio?

Rispetto agli anni passati, il livello medio dei giocatori italiani si è alzato drasticamente, e tra questi sono spuntati molti giocatori forti che danno il filo da torcere tra i tavoli. Quindi non bisogna solo contare i top 10, ma almeno i migliori 50. Vincere sul territorio italiano è più complicato rispetto ad un tempo, e credo che un grosso aiuto al movimento pokeristico la darebbe l’unione dei mercati europei, che porterebbe un po’ di ricambio di giocatori.

Si dice che il buon giocatore è quello che sa ritirarsi? Lei si potrebbe stancare di questa vita?
E’ una domanda difficile da rispondere adesso, in quanto il mio lavoro è quello che era solo un hobby fino a 5 anni fa, quindi mi piace quello che faccio. Allo stesso tempo non penso che starò a cliccare sulla tastiera fino ai 60 anni, quindi in futuro mi dedicherò sicuramente anche ad altre forme di business. Per fortuna il tempo è dalla mia parte.

Ha rinunciato a qualcosa per seguire il sogno di diventare un giocatore di poker?

A livello affettivo no, la mia famiglia, la ragazza e gli amici  mi hanno sempre sostenuto, mentre a livello lavorativo ho rinunciato ad un lavoro a tempo indeterminato, ma nonostante sia una scelta anacronistica, rifarei la stessa scelta, in quanto il mio lavoro mi rende felice, e libero di gestirmi come voglio, inoltre ho messo da parte soldi che avrei impiegato decine di anni a mettere da parte con il mio precedente lavoro.

Sta nascendo una nuova generazione di campioni?
Rispondo subito di si! Ho amici che hanno a malapena 20 anni, e giocano già con l’esperienza di giocatori espertissimi. Questi ragazzi hanno anche cambiato il concetto stesso di aggressività, in quanto mettono una pressione grandissima sugli avversari, rendendo le partite decisamente “allegre”. Il mio obbiettivo principale e continuare a studiare e applicarmi al gioco, per rimanere sempre al passo coi tempi, e rimanere tra i migliori.