Wsop: 12 italiani in gara a un passo dalla zona premi

La corsa al braccialetto, o maratona considerando la lunghezza del torneo, prosegue. Dodici italiani sono in gioco alle World Series of Poker di Las Vegas, quando in gara ci sono ancora in tutto 666 giocatori. Siamo in piena zona bolla, considerando che 648 andranno a premi, per una spietata legge del poker che assegna almeno 19mila dollari a chi esce dalla posizione numero 648 in poi e lascia a bocca asciutta tutti gli altri. Fasi cruciali quindi come commenta Luca Moschitta, uno dei superstiti di un day 3 durissimo. “Ho passato una giornata a racimolare chips rubando bui, squeezando (effettuare un grosso rilancio dopo che c’è già stato un raise e almeno un call, ndr) e inventando quel che potevo. Alla fine la pazienza è stata premiata “. Facendo un paragone con il calcio, ora per chi ha poche fiches e si ritrova al tavolo gente con montagne di gettoni è il momento di fare catenaccio e attaccare in contropiede, sperando che arrivi al più presto la notizia dell’eliminazione di un avversario. Si soffre in una specie di “guerra psicologica” dove la pazienza ha un ruolo fondamentale. Una situazione che al contrario agevola tutti quelli più tranquilli e messi bene in classifica, consapevoli che è il momento adatto per trasformare la paura degli avversari in altre chips da accumulare. La classifica generale vede quindi una top 3 tutta Usa, con Maxx Coleman, Joshua Prager e Max Steinberg che hanno circa un milione di chips a testa. Non è così lontano da questa posizione Walter Treccarichi, che già si è messo in luce nell’evento 49 e nell’evento 56 e se ne è andato a dormire (forse) con circa 650mila chip. Niente male. Curiosa la sua storia. A vent’anni il giovanissimo siciliano ha vinto il suo primo torneo che metteva in palio anche un ticket per le Wsop. L’ultimo giorno buono per iscriversi era anche quello del suo 21esimo compleanno, l’eta che serve per giocare a Las Vegas. Poi una fase un po’ calante almeno nei risultati live e la grande rinascita, proprio nel Nevada.
Più continuità nella carriera di Sergio Castelluccio, che ha perso qualche posizione ma resta nelle zone alte della classifica. Seguono Gaetano Preite, Alessandro Fasolis, Andrea Carini, Daniele Guidetti, Carlo Savinelli e Giuseppe Zarbo. Appena sotto le 200mila chip c’è il già citato Luca Moschitta, mentre Riccardo Lacchinelli, Andrea Dato e Maurizio Caressa sono un po’ più corti. Con una trentina di ore di gioco alle spalle distribuite in 3 giorni la fatica si fa sentire, ma quando hai la possibilità di vincere un primo premio da 8 milioni di dollari la benzina per andare avanti la trovi di sicuro. cz/AGIMEG