Stati Uniti: in arrivo una legge federale sul poker online

Sarà presentata entro fine maggio la legge federale che legalizzerà il poker online all’interno degli Stati Uniti. Ad annunciarlo è stata la Poker Players Alliance (PPA), che si è battuta negli ultimi anni per superare l’empasse del black Friday, che ha di fatto cancellato quello che era il più importante mercato mondiale del poker online.
Come ha anche ricordato Rich Muny, vice presidente della PPA, negli ultimi mesi l’unica possibilità per il poker online negli Stati Uniti è quella di trovare una soluzione di legalizzazione all’interno dei singoli stati, che avevano in materia la possibilità di darsi regolamentazioni in autonomia rispetto all’orientamento della legge federale. Ecco quindi che alcuni stati, come il Nevada, si sono mossi verso una legalizzazione del poker online, andando così a mettere il primo tassello di quello che si sarebbe potuto presentare come un vero e proprio mosaico legislativo.
Per una nazione importante come gli Stati Uniti, la situazione non poteva rimanere così a lungo, vista anche la sentenza dello scorso anno del giudice federale Jack Weinstein che aveva “catalogato” il poker come un gioco di abilità, dove la componente dell’abilità del giocatore prevale quindi sulla fortuna, ovvero la componente aleatoria. Dopo una sentenza come questa, lo stop al poker online non poteva durare a lungo per non sembrare una scelta troppo orientata dalle lobby dei casinò terrestri, desiderose di mantenere il loro monopolio sui giochi.
Tra coloro che hanno accolto con grande favore la notizia c’è sicuramente PokerStars, poker room online leader del mercato mondiale che potrebbe riprendersi anche la leadership negli Stati Uniti, dove ricordiamo può anche giovarsi della forza del marchio Full Tilt Poker, acquistato lo scorso anno. Gli operatori di poker online potranno quindi ritornare ad investire negli Stati Uniti, anche se ancora non è chiaro quale sarà il modello legislativo adottato: si andrà verso una legge basata su licenze come in Italia, o verso un modello più “liberista” come nel Regno Unito?
La notizia viene in ogni caso commentata come una vittoria dal vice presidente della Poker Players Alliance, visto che negli ultimi mesi la PPA si è battuta sia sul fronte nazionale, dove è riuscita a garantire questo risultato, sia sul fronte dei singoli stati federali. Mentre infatti in Nevada è già entrata in funzione la poker room online con scommesse di soldi veri, in New Jersey sono già state diffuse le bozze legislative che prevedono la creazione di poker room online con scommesse di denaro, aperte ai cittadini di quello stato che superano i 21 anni di età.