Poker, Sabina Hiatullah: “Ne La Casa degli Assi avevo paura dell’heads up. Pronta per giocare l’EPT”

Veni, vidi, vici. Sabina Hiatullah è la regina della Casa degli Assi, il talent show dedicato al poker sportivo che è andato in onda su Italia 1 e che si è concluso proprio con la vittoria della player nata Milano e cresciuta in Germania. Entrata grazie alle qualifiche online su PokerStars e non tramite i casting, alla Hiatullah è bastata una veloce partita per far capire a tutti che era la favorita. “Ho capito subito che avevo più esperienza degli altri concorrenti e che avrei potuto puntare in alto. L’unico che poteva mettermi in difficoltà,, senza dimenticare l’aspetto della fortuna, era Angelo. Sapevo poi che l’ostacolo più difficile da superare era l’heads up. Non ho mai vinto un torneo proprio perché la sfida testa a testa è il mio punto debole. Angelo e Marco per mia fortuna si sono scontrati fino a lasciarmi la strada aperta verso la vittoria”. Se sul tavolo la sfida è stata in discesa, Sabina ha sofferto soprattutto le telecamere e la convivenza con gli altri concorrenti. “C’è stato qualche problema, ma alla fine sono rimasta in ottimi rapporti con Romina, Angelo ed Emanuele. Penso che anche da questo punto di vista sia stata un’esperienza piacevole, anche se alcune ragazze hanno fatto di tutto per buttarmi giù psicologicamente. Non so perché. Ho vissuto brutti momenti, ho versato qualche lacrima e volevo andare via dalla casa, ma ho superato tutto”.
La presenza costante delle telecamere non ha aiutato. “Quando sono partita pensavo solo al poker, non certo all’esperienza televisiva, mentre vedevo che altri erano in casa per fare show. All’inizio le telecamere mi mettevano in soggezione, in suite – spiega – c’era una camera puntata persino verso la doccia. Dopo la prima settimana però non ci facevo più caso, e ho persino smesso di truccarmi”.
Prima della Casa, che giocatrice eri? “Ho una grande esperienza online – spiega – e avendo vinto qualche satellite ho potuto giocare anche un po’ live. Ora guardo al futuro e penso di investire parte dei soldi vinti partecipando all’Ept di Malta e quello di Barcellona. Magari anche le Wsop, sicura che il livello degli avversari sarà molto alto. Con prudenza, ma proverò a fare il salto per diventare professionista”.
I coach ti hanno insegnato molto con le loro lezioni? “Sapevo già quasi tutto”. lp/AGIMEG