Non era una bisca ma un torneo di poker sportivo, annullato il sequestro

“Il fumus di consumazione del reato” non esiste, il Riesame ha così deciso di accogliere l’istanza di dissequestro annullando l’ordinanza del Gip del Tribunale di Brescia che, lo scorso 27 ottobre, aveva disposto il sequestro preventivo di locandine, carte da gioco, fiches e di circa 3.000 euro prelevati dagli agenti della Polizia Locale di Montichiari nella sede dell’associazione culturale “Me la gioco”, dove si stava svolgendo un torneo di Texas Hold’em.

Attorno al tavolo verde otto persone, tutti italiani di mezza età che, secondo la ricostruzione, stavano puntando (illegalmente) denaro sulle giocate. Ma per i giudici del Riesame il fatto non stava così ed è per questo che hanno accolto l’istanza presentata dal presidente dell’associazione, in cui si contestava la natura del gioco d’azzardo del “poker sportivo” ribadendo che quello in corso era un torneo sportivo.
Il collegio ha ritenuto fondato il ricorso “non sussistendo il fumus di consumazione del reato”,
Nel caso in questione, la quota di iscrizione (50 euro) per una trentina di iscritti (1500 euro complessivi), costituiva la posta in gioco per i partecipanti al torneo e non, invece, il montepremi.