Scommesse, Ughi (Obiettivo 2016) “Le regioni prendono in giro lo Stato che sta perdendo il controllo del territorio”

“Lo Stato non può far finta di niente sul bando di gara delle scommesse e deve attivarsi al più presto per risolvere la caotica situazione che da troppo tempo attanaglia il mercato”. Esordisce così Maurizio Ughi, presidente di Obiettivo 2016, in un’intervista rilasciata ad Agimeg nel corso dell’Ice che si sta tenendo a Londra. “Lo Stato ha da tempo perso il controllo completo del settore delle scommesse, come dimostrano le sanatorie che sono servite per mettere in ordine alcune parti ma non sono state sufficienti a risolvere le tante questioni aperte. Serve assolutamente fare il prima possibile la gara per riprendere il controllo del territorio altrimenti vedremo rifiorire sempre più punti illegali ed i discriminati saranno gli operatori regolari. E lo Stato – ha sottolineato Ughi – non può aspettare un accordo tra Stato e Regioni, accordo che forse non ci sarà mai visto che ad ogni incontro qualcuno alza il dito. Lo Stato deve portare un’apposita legge in Parlamento perché se si aspetta il consenso di tutti non si arriverà mai ad una soluzione. Sembra infatti come se le regioni prendano in giro lo Stato ed in questi frangenti si inseriscono gli operatori non regolarizzati, come Stanleybet, che fanno del motto “quello che tuo è mio e quello che è mio è mio” la ragione principale del loro modo di rapportarsi con lo Stato italiano. In pratica non vogliono cedere niente ma pretendono tutto. In tutto questo – ha concluso Ughi – si inserisce il ruolo di Adm che è la responsabile della gara. La legge infatti prevedeva di aspettare il 30 aprile 2016 un eventuale accordo tra Stato e Regioni, ma in mancanza dello stesso Adm avrebbe potuto indire la gara. Anche se comprensibile, la scelta di Adm si è dimostrata troppo debole in alcune situazioni come quella che l’ha vista semplice spettatore nel caos normativo degli enti locali”. rg/AGIMEG