Scommesse, Schiavolin (Ad Snaitech) ad Agimeg: “Il divieto totale di pubblicità non è la soluzione, serve una giusta informazione sui rischi connessi al gioco”

“Ci piace non essere ossessivi e ripetitivi sul prodotto scommessa, preferiamo sfruttare il momento di contatto con il pubblico per raccontare la nostra idea di intrattenimento, che è quella che si vede nei nostri spot, di persone che in un ambiente molto familiare cercano di misurarsi nell’abilità di indovinare il risultato di una partita”. Così Fabio Schiavolin, Ad Snaitech, racconta ad Agimeg il punto di vista dell’azienda su pubblicità e intrattenimento, a margine della presentazione dello “SNAITECH Lab”, uno spazio dedicato alla ricerca e ideato per sperimentare sistemi a disposizione dei clienti nei punti vendita. “Per noi il gioco è parte della quotidianità delle persone e deve essere riportata in quell’alveo – ha proseguito Schiavolin – ma purtroppo l’eccesso di offerta e il modo spesso urlato di promuovere i prodotti ha distorto il messaggio del gioco come momento della vita dell’essere umano e di intrattenimento”. In tema di normativa pubblicitaria, l’Ad Snaitech ha detto: “Riteniamo che attraverso il divieto totale della possibilità di comunicazione delle società che si occupano di gioco non si raggiunga il risultato che si vuole ottenere, che invece è raggiungibile solo con la giusta informazione sui rischi connessi al gioco. Il dovere sociale delle aziende di gioco è quello di usare toni e linguaggio corretti per promuovere un prodotto che, per sua natura, è un prodotto di delicata trasmissione e quindi va maneggiato con un codice linguistico particolare”, ha concluso Schiavolin. lp/AGIMEG