Piemonte, Cassiani (Cons. PD) ad Agimeg: “Emendamento su nuovi luoghi sensibili è solo fumo negli occhi. Il distanziometro ha distrutto il sistema del gioco lecito”

“L’emendamento approvato ieri in Consiglio Regionale, che modifica la legge antiludopatia, non è altro che fumo negli occhi. Nei fatti nulla è cambiato rispetto alla legge regionale che con il distanziometro a 500 metri espelle il gioco lecito dal nostro territorio. Oggi infatti è impossibile per un esercizio commerciale che offre gioco stare nei 500 metri dai luoghi sensibili, quindi è ininfluente se tra qualche mese aprirà ad esempio un compro oro”. E’ quanto ha dichiarato ad Agimeg il consigliere Pd Luca Cassiani, commentando l’emendamento approvato ieri in Consiglio Regionale che stabilisce come esercenti e titolari di sale che ospitano slot e vlt saranno obbligati a chiudere o trasferirsi nel caso in cui nelle loro vicinanze sorgano nuovi luoghi sensibili. Nel dettaglio, i titolari di esercizi pubblici come bar e tabacchi si dovranno adeguare entro quattro anni, mentre le sale da gioco e sale scommesse hanno otto anni di tempo. “Si tratta di ipotesi residuali che non cambiano nulla – ha proseguito Cassiani -. Il distanziometro ha distrutto il sistema del gioco lecito: a Torino l’effetto espulsivo oggi è del 99,7%, se tra qualche mese aprirà un compro-oro non cambia nulla. Se il Consiglio del Piemonte e la Giunta hanno voluto confermare il distanziometro, la politica ha fatto un pessimo servizio e a questo punto decideranno tribunali. Si è infatti voluto delegare ai tribunali una decisione che doveva essere presa dalla politica: di fronte alle evidenze dei tribunali, come quello di Torino che in una recente ordinanza ha individuato nella legge regionale in materia di gioco possibili profili di incostituzionalità, davanti alla perizia del Consiglio di Stato, che ha affermato che il distanziometro è inutile e anzi dannoso, davanti a studi specifici, non si è voluto guardare la realtà e barricarsi dentro un’ideologia che pensa di avere ragione, ma è una sconfitta della politica”, ha concluso Cassiani. cr/AGIMEG