Operazione “Game Over”, De Luca (Procuratore aggiunto): “Dal 2012 Bacchi ha creato un impero economico nel settore delle scommesse”

“In un’ intercettazione tra Rotolo e Cinà si evince l’interesse di Cosa nostra nel settore delle scommesse. In particolare – racconta il Procuratore aggiunto De Luca – questa indagine traccia l’esistenza di un impero economico. Sono state sottoposte a sequestro 9 società (8 nel settore del gioco è una del settore alimentare di Nania) inoltre sequestrate altre 46 agenzie alcune anche a Milano. Riteniamo che si tratti solo di una parte dell’impero. Non va mai sottovalutata la forza nel territorio di Cosa nostra. Qui la mafia si limita a mettere il suo ‘brand’ e viene infatti contestato, per la prima volta, il 513 ter c.p. ovvero concorrenza sleale esercitata con minaccia. Dal 2012 il Bacchi ha avuto il monopolio del settore delle scommesse fino a Catania. Come controprestazione l’imprenditore versava alla famiglie dai 300mila euro agli 800mila”. Il meccanismo ideato dal Bacchi avrebbe portato anche a un’ingente di quantità di denaro da investire in settori diversi come alcune testate giornalistiche, come il Giornale di Sicilia e Live Sicilia, poi non andate in porto. ”Interessi anche nel settore immobiliare – racconta Rodolfo Ruperti, capo della Squadra Mobile di Palermo – come ad esempio nell’acquisto di un palazzo di via Del Bersagliere a Palermo, mediante una società creata ad hoc chiamata Delta, intestata alla moglie del Bacchi un modo per investire il denaro aggirando la norma sul riciclaggio. Stesso meccanismo era avvenuto per la costruzione di Lidl di Palermo avvenuto su un terreno del Bacchi i cui lavori sono stati eseguiti da una ditta partinicese”. lp/AGIMEG