Giochi, Ten. Col. Salvini (GDF Palermo) ad Agimeg: “Settore sempre più nel mirino della criminalità, repressione del gioco legale non è soluzione a problema ludopatia”

“Le macchinette venivano scollegate in modo da non poter accertare i flussi finanziari. Una tecnica spesso usata, così come la sostituzione delle schede, ma che in questo caso non sono state trovate, altrimenti si sarebbe proceduto a una denuncia penale”. E’ quanto ha dichiarato ad Agimeg il Tenente Colonnello della GDF di Palermo Omar Salvini, rivelando particolari dell’operazione da lui condotta e che ha portato al sequestro per oltre 450 mila euro, a una società di Palermo operativa nel settore delle slot, per utili in nero e false dichiarazioni al fisco. “Il settore dei giochi è sempre più nel mirino della criminalità organizzata, non solo in tema di evasione fiscale, ma anche per il riciclaggio di denaro. Non è un caso che la quarta Direttiva dia indicazioni precise su come identificare la clientela per sale slot e scommesse. L’evasione nel settore è alta, spesso con la compiacenza del gestore”. Ma la stretta del Governo sui giochi non rischia di portare nuovamente a galla l’illegalità? “Ritengo che l’efficacia delle politiche governative debba vedersi sul momento: se una cosa non funziona si prova altro. Se la repressione non è efficace da un punto di vista della normativa penale-tributaria, si prova a fare compliance, e viceversa”. Su quanto sta avvenendo in Liguria, da sempre in prima linea nel contrasto al gioco, il Tenente Colonnello Salvini, ligure di nascita, ha detto di condividere la presa di posizione del presidente Toti contro lo stop immediato del gioco: “Serve valutare tutte le ripercussioni dal punto di vista sociale e di chi lavora nel settore. Sicuramente non è un compito agevole, ma serve trovare il modo di aiutare le persone in difficoltà per problemi legati alla ludopatia senza però danneggiare il settore. La repressione non è la soluzione”, ha concluso. cr/AGIMEG