Giochi, Baretta (sottosegr. Mef): “Entro 2 anni si dovrà arrivare all’azzeramento delle slot in bar e tabacchi”

“Abbiamo avviato a luglio una proposta in Conferenza Unificata che prevede di andare oltre la riduzione di almeno il 30% delle slot machines, già decisa con la legge di Stabilità e di farlo eliminando l’offerta di gioco dagli esercizi generalisti secondari (alberghi, esercizi commerciali, edicole, ristoranti, stabilimenti balneari, rifugi alpini, e altri); riducendola in modo significativo – fino ad azzerarla – nei pubblici esercizi (bar) e nelle rivendite di tabacchi; introducendo una certificazione di doppio livello (classe A e classe B) dei punti gioco e un rigoroso sistema di controlli; considerando valide, in materia di distanze, le decisioni normative adottate finora dagli enti locali, con i quali è in corso un negoziato. Comunque, posso assicurare che la nostra linea è ridurre e razionalizzare”. E’ quanto afferma il sottosegretario all’Economia con delega ai giochi, Pier Paolo Baretta, all’indomani delle affermazioni del premier Matteo Renzi che ha parlato di togliere le slot da tabaccherie ed esercizi commerciali. Baretta ricorda che nella legge di Stabilità “abbiamo già deliberato la riduzione del 30% delle slot machines entro un biennio, ma quella decisione non risolveva la riorganizzazione del gioco nelle periferie dove la diffusione è molto capillare, tant’è vero che gli enti locali spesso sono intervenuti con misure apposite, fissando distanze minime dai luoghi sensibili, come le scuole. Perciò abbiamo aperto un confronto a livello di Conferenza Unificata per arrivare a un’intesa con gli enti locali che consentisse di razionalizzare la presenza gioco per ridurre l’offerta e qualificarla”. La ricetta del sottosegretario prevede di “regolamentare l’accesso, in modo che vi sia l’obbligo effettivo di passare dall’esercente e non si acceda alle slot autonomamente, definire gli orari d’apertura”. Sulla tempistica, Baretta – in un’intervista di oggi al quotidiano Avvenire – spiega che “la decisione (sarà presa, ndr) in tempi brevi, mentre ci vorrà più tempo per applicarla. Due anni al massimo per la riduzione del 30%, compresa la trasformazione tecnologica delle apparecchiature, sia collegandole tutte da remoto sia prevedendo degli accorgimenti contro la dipendenza”. dar/AGIMEG