Giochi, Baretta (MEF): “In Conferenza Unificata proporremmo novità su luoghi sensibili. Per la pubblicità importante intervenire sui canali sportivi”

“Oggi in Conferenza Unificata proporremmo la riduzione del 30% del parco macchine entro fine anno e il dimezzamento dei 96 mila punti gioco in tre anni, e contemporaneamente proporremmo che i Comuni possano adottare un criterio di distanze minime da tre punti sensibili definiti come scuole, luoghi di culto e Serd (servizi per dipendenza), affinché rispetto a questi posti sia assicurata una distanza di garanzia in cui non siano presenti slot, al fine di ridurre l’offerta e la propensione al gioco”. E’ quanto ha dichiarato a RadioRai 1, nel corso della trasmissione “La Radio ne Parla”, Pier Paolo Baretta, sottosegretario al MEF, parlando di giochi in vista della Conferenza Unificata di oggi pomeriggio. Sul gioco online Baretta ha detto che “l’online è più difficile da controllare, siamo impegnati nel trovare vie di controllo ma anche di prevenzione, serve soprattutto educazione e un sistema di controlli forti. Serve inoltre lavorare per una legislazione europea in modo che le aziende online non possano inviare messaggi che incitino al gioco, creando contromessaggi rispetto alla pubblicità che va ridotta in maniera drastica, che induca a capire conseguenze. Infine sono necessari controlli forti degli organi competenti, in quanto il confine tra gioco legale e illegale nell’online è molto labile”.

“Nel passato – ha proseguito il sottosegretario – si è esagerato ed è la constatazione da cui siamo partiti, quando nel 2009 abbiamo dato il via libera nuovi apparecchi per un fine nobile come aiutare le popolazioni colpite dal terremoto de L’Aquila. Lo Stato nel 2016 ha incassato oltre 9 miliardi, ma ora c’è una maggiore presa di coscienza, storicamente oggi il gioco è considerato un problema, e il punto di equilibrio è nel ridurre al massimo l’offerta di gioco senza arrivare però al proibizionismo, che darebbe spazio all’illegalità”. Sulla pubblicità, Baretta ha detto che “l’abbiamo proibita nei canali generalisti dalle ore 7 alle 22, è stato un passo avanti ma non basta, ma serve aggredire i canali sportivi, il percorso è solo avviato, ma serve andare avanti. Adesso ci occupiamo delle slot, ma abbiamo posto le condizioni per passare in futuro anche alla regolamentazione degli altri giochi”. cr/AGIMEG