Slot e VLT: scadono oggi i termini per l’iscrizione all’albo Ries, in attesa della partenza del Registro Unico Operatori Gioco

Scade oggi, venerdì 28 febbraio, il termine ultimo per l’iscrizione al Registro degli operatori del gioco (RIES), a carico dei soggetti del comparto Slot e Vlt e degli esercizi pubblici all’interno dei quali vengono installati (il rinnovo dovrà avvenire esclusivamente in modalità telematica dopo aver effettuato il versamento di 150 euro), in attesa della partenza del Registro Unico degli Operatori di Gioco previsto dal Decreto Fiscale. Il Ries sarà infatti abrogato solamente dopo l’istituzione del RUOG: l’iscrizione al Registro, oltre che per gli operatori del comparto Slot e Vlt, sarà obbligatoria per tutti gli operatori dei giochi, dal ricevitore al concessionario, sia online sia a terra, e avrà un costo che va dai 200 ai 10 mila euro, a seconda del livello a cui si opera, e complessivamente dovrebbe fruttare 28 milioni di euro l’anno.
Ad oggi, tuttavia, manca il decreto con cui il Ministero dell’Economia detta “le disposizioni applicative relative alla tenuta del Registro, all’iscrizione, ai tempi e alle modalità di effettuazione del versamento”. L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli aveva inizialmente previsto l’obbligo di iscrizione entro e non oltre il 20 gennaio 2020, e successivamente aveva prorogato il termine al 28 febbraio in considerazione delle novità introdotte con il DL Fiscale, che aveva previsto l’abolizione dell’attuale elenco Ries disponendo l’istituzione di un nuovo registro pubblico per tutti gli operatori del gioco pubblico, ma che non è ancora partito.
L’iscrizione al nuovo registro – resosi necessario per contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata nel settore dei giochi e la diffusione del gioco illegale, ma anche per perseguire un razionale assetto territoriale dell’offerta di gioco pubblico – “sarà obbligatoria (…) solo a seguito dell’emanazione del citato Decreto Ministeriale”, hanno sottolineato in una recente nota i Monopoli. Di conseguenza, non si applicheranno le sanzioni previste in caso di mancata iscrizione, ovvero una multa di 10 mila euro, e soprattutto il divieto di iscriversi per i successivi 5 anni. Secondo la relazione tecnica del Decreto Fiscale, nel Ries sono iscritti circa 60 mila operatori: a conti fatti, ad oggi questo Albo garantisce ogni anno entrate per 9 milioni di euro, 19 in meno rispetto a quanti ne dovrebbe portare il Registro Unico. cr/AGIMEG