Slot, on. Maestri (S.I.): “Società chiuse dopo inchiesta Black Monkey operano regolarmente sotto nuove spoglie”

Una società produttrice di slot chiusa in seguito nell’inchiesta “Balck Monkey”, ha risperto pochi mesi dopo – cambiando nome e vertici societari – e continua regolarmente la proproa attività dal 2014, arrivando a esporre i proprie prodotti all’ultima fiera Enada di Rimini. E’ la denuncia che lanciano i deputati Andrea Maestri e Giovanni Paglia (Sinistra Italiana – Sel) in un’interrogazione presentata ieri alla Camera. “In fiera” scrivono i due deputati, “presenziava uno stand Guendalina Femia, condannata in primo grado il 22 febbraio 2017, a 10 anni di carcere per associazione criminale di stampo mafioso e reati collegati al gioco d’azzardo illegale, a conclusione del processo cosiddetto Black Monkey”. E sottolineano quindi che  “l’azienda Starvegas di Guendalina Femia è stata bloccata dall’Unione dei comuni della Bassa Romagna nel 2013, a seguito della conclusione dell’indagine preliminare che ne dispose l’immediata chiusura, sulla base delle informative prefettizie antimafia interdittive emanate dal prefetto di Ravenna”. Nel febbraio 2014, tuttavia, veniva iscritta nel registro delle imprese una nuova società – la ” Starvegas S.R.L.S.” – con socio e amministratore unico una persona vicina alla Femia. Quest’ultima, oltretutto, compare tra i contatti della nuova società “come si può leggere sul sito internet dell’azienda”. Nonostante i legami, le autorità preposte non sono intervenute in alcun modo, mentre secondo Maestri e  Paglia, avrebbero dovuto attivarsi secondo le prescrizioni del codice delle leggi antimafia. I deputati chiedono quindi al Governo “di adottare iniziative normative al fine di evitare che situazioni quali quelle descritte in premessa possano ripetersi”. rg/AGIMEG