Penali Newslot, Corte dei Conti dichiara inammissibili ricorsi su revocazione sanzioni

La Terza Sezione d’Appello della Corte dei Conti ha dichiarato inammissibili i ricorsi per revocazione intentati da Hbg e Global Starnet contro le sanzioni da 72 e 335 milioni di euro. In sostanza le compagnie puntavano a far riconoscere che nella sentenza di condanna il giudice avesse commesso degli errori non nella valutazione, ma nella percezione della vicenda.
Ma la Corte oggi ha sottolineato che tutte le questioni prospettate da Hbg e Global Starnet sono state “ampiamente dibattute nel primo e nel secondo grado di giudizio, oggetto di specifici motivi di gravame, in ordine a fatti controversi sui quali si è formato un convincimento del giudice d’appello che si è dipanato all’interno di una sentenza articolatamente motivata su tutti i punti oggetto della controversia”.

La vicenda inizia nel 2004, quando le dieci concessionarie vengono incaricate di allestire la rete delle newslot, le macchinette che si trovano anche nei bar e nelle tabaccherie. La rete viene ultimata di fatto solo nel 2007, circa tre anni dopo i termini previsti. La Corte dei Conti avvia così un procedimento contestando il danno erariale subito dallo Stato, inizialmente la Procura avanza un conteggio stratosferico, 90 miliardi di euro, che subito innesca una scia mediatica. In primo grado la Corte commina condanne per 2,5 miliardi. In appello la maggior parte delle concessionarie si serve di una sanatoria per chiudere la vicenda (pagano il 30% delle condanne subite, in totale oltre 400 milioni più gli interessi). Hbg e Global Starnet (all’epoca Bplus) invece proseguono nel giudizio, e la Corte riduce le sanzioni disposte in primo grado. Per la Global si passa da 845 a 335 milioni ; per Hbg da 200 milioni a 72 milioni. lp/AGIMEG