Una manovra da circa 800 milioni è quella che lo Stato prevede per il settore dei giochi nella prossima Legge di Stabilità. Una manovra che però si annuncia tutt’altro che semplice. Escluso un ritocco del Preu su slot e Vlt, tale previsione dovrà fare i conti anche con il taglio di circa 120 mila slot nel 2017. La manovra prevede di recuperare oltre 400 milioni per la gara sulle nuove concessioni di scommesse, che era prevista già quest’anno. Sul 2017 verrebbe spostato anche l’incasso di 170 milioni, cifra che fa riferimento ai soldi ancora non incamerati dalla tassa sulle slot, misura decisa due anni fa e che non tutti i concessionari hanno ancora versato. L’ultima voce della manovra, come riporta un articolo di Andrea Bassi sulle pagine del Messaggero, riguarderebbe una cifra tra i 150 ed i 200 milioni di euro per l’avvio della nuova gara per il SuperEnalotto, la cui concessione scade nel 2018. Tornando alle slot, il taglio sarebbe quindi anticipato al 2017 invece che nel 2020. Ma non si tratterebbe di un taglio indiscriminato, visto che potrebbe essere prevista una sorta di “certificazione di qualità” che abiliterebbe i punti (gaming hall, bar e tabacchi) ad ospitare ancora le slot. es/AGIMEG