Il Tar Calabria nega la sospensiva a una ricevitoria del Lotto che – dopo aver ricevuto un’interdittiva antimafia dalla Prefettura di Reggio Calabria – si è vista anche revocare la licenza per i tabacchi e la concessione per il Lotto. Nell’ordinanza, il giudice sottolinea che “nella comparazione dei contrapposti interessi, occorre privilegiare, nella presenta fase cautelare, quello alla massima anticipazione della soglia di prevenzione contro i tentativi di infiltrazione mafiosa nelle imprese in rapporti con la pubblica amministrazione, apparendo comunque il danno lamentato dalla ricorrente oggettivamente risarcibile”. E che, i provvedimenti emessi dai Monopoli “sono strettamente vincolati” visto “l’effetto interdittivo promanante dall’informativa antimafia”. Anche qualora l’ADM non li avesse adottati, non si determinerebbe “alcun esito annullatorio”. La Prefettura, poi, aveva emesso l’interdittiva valutando la posizione del marito della titolare della ricevitoria. La donna ha spiegato di aver chiesto la separazione, ma per il Collegio questa circostanza è solamente “un elemento da valorizzare eventualmente in sede di riesame della misura da parte dell’Autorità competente”. lp/AGIMEG
