Ricevitoria Lotto rapinata perde la concessione. Tar Lazio: “Revoca legittima, la ricevitoria non ha detto della rapina all’ADM”

Una ricevitoria di Roma viene rapinata e non è in grado di versare i proventi del Lotto entro il termine previsto, e nemmeno entro quello fissato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli con la diffida; la concessione le viene revocata, e la questione finisce di fronte al Tar, ma per i giudici il provvedimento è regolare. “L’amministrazione non poteva tenerne conto – della rapina, NdR – non essendone a conoscenza” sottolinea adesso al Tar. La ricevitoria ha spiegato all’ADM di aver subito la rapina “solo in sede di ricorso gerarchico”, proposto alcuni mesi dopo che era scaduto il termine fissato con la diffida. In sostanza per i giudici, l’Amministrazione ha pienamente rispettato le previsioni del disciplinare, e non si può nemmeno sostenere che abbia commesso dei vizi nell’istruttoria, visto che appunto doveva essere la ricevitoria a eccepire la rapina. Il Tar ricorda anche che l’attività di una ricevitoria “è connotata da un regime improntato a una particolare severità … così che ogni fatto costituente violazione del dovere di fedeltà può legittimamente dare luogo, una volta accertata l’esistenza dei presupposti di fatto e di diritto, all’irrogazione della massima sanzione costituita dalla revoca della licenza di rivendita dei generi di monopolio” e che il meccanismo della revoca “prescinde dalla valutazione di gravità dell’inadempimento, potendo il mezzo di autotutela basarsi sul solo fatto oggettivo del pagamento ritardato”. lp/AGIMEG