Lotto, Tar Lazio: necessari dati concreti e attuali sugli incassi per revocare la concessione alle ricevitorie

Il Tar Lazio ha accolto il ricorso del titolare di una ricevitoria del Lotto, al quale l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli aveva revocato la concessione: la ricevitoria in questione negli ultimi due esercizi finanziari aveva effettuato una raccolta del gioco del lotto per il 2012 di euro 22.012,50 e per il 2013 di euro 22.829,50, inferiore a quella prevista di 24.314,79 euro per le ricevitorie poste a distanza inferiore ai mille metri dalla congenere più vicina per i comuni con un popolazione da 5 mila a 30 mila abitanti. Il ricorrente “nelle proprie controdeduzioni, faceva rilevare come, già nel 2013, si fosse registrata una ripresa della raccolta, che faceva ben sperare per l’anno in corso, con conseguente richiesta di non procedere alla minacciata revoca”.
Per il tribunale “Nel caso di specie, parte ricorrente ha comprovato che alla data del provvedimento impugnato era in atto un trend positivo, che avrebbe potuto portare a superare il limite annuo di raccolta prescritto. Tale dato, però, è stato del tutto trascurato dall’amministrazione, nonostante che esso fosse facilmente verificabile in quanto, come noto, l’attuale rete di raccolta del gioco del lotto si fonda su sofisticati sistemi informatici e telematici grazie ai quali l’elaborazione dei dati avviene, praticamente, in tempo reale”. lp/AGIMEG